Il mondo del calcio trentino è in lutto per la scomparsa di Loris Angeli, il grande presidente che guidò per quarant’anni la società del Dro, chiamata anche Dro Alto Garda.
Lo piangono giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi. Un male incurabile, contro cui lottò strenuamente come faceva sui campi di calcio, lo colpì due mesi fa. Si è spento ieri, all’età di 72 anni, all’ospedale di Arco.
Iniziando dalla Prima categoria, nel campetto dell’oratorio, aveva compiuto un miracolo sportivo, portando la sua squadra del cuore per sei anni in serie D nel centro sportivo di Oltra.
Un percorso tanto desiderato quello di portare la sua società in Quarta serie, realizzato con la complicità della moglie Adriana, che negli anni gli è sempre stata accanto. Una donna che lo assecondò sempre nella sua passione per il pallone e che pianse, sinceramente dispiaciuta, il giorno in cui la società perse lo spareggio con il Termeno a Bolzano.
L’imprenditore ereditò dal padre una ditta di trasporti e collaborò per anni con la San Carlo, l’importante ditta delle patatine a livello nazionale.
Marco Sembenotti, presidente della Vipo Trento e presidente del Corecom, e Roberto Forcinella, insieme ad alcuni amici, hanno proposto alla Federcalcio trentina un minuto di silenzio sui campi dell’Eccellenza. Loris aveva una grande passione per la sua società, che gli aveva permesso anche di superare un infarto, nel febbraio 2012, e di tornare ancora più deciso e rinvigorito sui campi da calcio.
In tanti lo ricordano con affetto. Con il mister Mauro Bandera scalò i campionati fino a raggiungere la tanto desiderata serie D e con il direttore sportivo Giuliano Calzà costituì un binomio indissolubile. Lo piangono anche gli allenatori Stefano Mafioletti, Max Caliari, Cristian Soave e lo storico capitano Michele Ischia. Parole di affetto arrivano anche dall’attuale presidente Lucio Carli, a cui Loris passò il testimone.
Doveroso ricordare alcuni episodi sportivi dei quali Angeli si rese protagonista. La presentazione del progetto Dro Alto Garda nella sede delle Casse Rurali di Trento, alla presenza di Manfioletti e dell’assessore Mellarini.
La partita allo stadio Briamasco con il Padova, alla presenza di almeno mille tifosi, con un Loris pieno d’orgoglio. La storica disputa con il Monza, che la squadra di Dro battè 1 a 0. L’anno del triplete sempre con il “Manfio”: trionfi consecutivi in Coppa Provincia, in Coppa Regione e in Eccellenza.
La notizia ha lasciato addolorati tutti coloro che lo conoscevano e che a lui si erano ispirati in quanto punto di riferimento e personalità forte e trascinatrice.