Nadia Battocletti è una ragazza semplice, con il sorriso sulle labbra e una maturità rara. È davvero «una di noi».
Giovedì scorso il Consiglio comunale di Cavareno e la comunità tutta hanno voluto ringraziarla con una serata organizzata dall’amministrazione comunale nella sala della Cassa Rurale (nella foto in alto di Bruno Battocletti) per rendere omaggio alla campionessa di casa, capace quest’anno di trionfare agli europei under 23, di conquistare un magnifico settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo, di sgretolare record su record.
E di portare in alto, così, il nome del paese dove è nata e cresciuta, e dove vive tuttora.
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«Abbiamo organizzato questo consiglio comunale informale – ha detto il sindaco Luca Zini – per onorare la nostra Nadia Battocletti, alla quale abbiamo deciso di conferire una benemerenza per meriti sportivi. È la prima volta che accade a Cavareno, perché non abbiamo mai avuto un’atleta di questo livello».
Toccanti le immagini dell’atleta nonesa raccolte in un video spettacolare che sono iniziate a comparire sul maxischermo: dalle prime vittorie, quando da bambina primeggiava alle corse campestri, fino allo splendido oro europeo conquistato un mese e mezzo fa.
Il filmato è poi proseguito con una seconda parte dedicata all’avventura delle Olimpiadi, con cui la 21enne campionessa ha fatto emozionare tutta la gente di Cavareno riunitasi sotto il tendone per tifare la propria beniamina prima in batteria, poi nella finalissima, arrivando fino al momento della festa organizzata per lei nella piazza del paese.
Con l’emozione negli occhi Nadia, affiancata dalla mamma Jawhara, ha rivissuto così le sensazioni che l’hanno accompagnata in questo viaggio in cui la gente di Cavareno è sempre stata al suo fianco. «Ho provato delle emozioni fortissime – ha rivelato – rivedermi e rivedere l’affetto di Cavareno è toccante».
Nadia Battocletti si è poi raccontata, con la semplicità e l’umiltà che solo i grandi campioni possiedono, rispondendo a diversi spunti lanciati dai presenti: dalla qualificazione alle Olimpiadi acciuffata all’inizio dell’estate al rapporto con le altre atlete, dai prossimi obiettivi, con un occhio fisso su Parigi 2024, fino alla dieta che in realtà non è una dieta.
«Mangio normalmente, brucio tante calorie quindi non ho particolari limitazioni» ha confessato. «Posso confermarlo, prima di venire qui ha cenato con polenta e spezzatino» ha aggiunto la mamma, strappando una risata al pubblico in sala.
Simpatico anche il siparietto con il primo cittadino. «Entrare in uno stadio vuoto alle Olimpiadi è stato strano» ha raccontato Nadia. «Ma come, non si sentiva il tifo da Cavareno?» ha risposto Zini. «Certamente – ha ribattuto la campionessa – a 9 mila chilometri di distanza si sentiva eccome».
Molti altri i temi toccati da Nadia: il rapporto con il suo allenatore, il papà Giuliano, la tranquillità con cui affronta le gare, gestendo al meglio le pressioni, la capacità di coniugare gli impegni sportivi con lo studio.
È stata una serata fatta di sorrisi luminosi, di abbracci stretti, di sguardi che parlano e di occhi che si raccontano.
Una serata alla quale, se si dovesse dare un titolo, sarebbe composto da una sola parola: emozioni. Però con un sottotitolo: semplicità. Perché forse, come si dice nel video dedicato a Nadia, è proprio vero che «È nella semplicità che si nasconde la meraviglia».