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Trento – Bondone: di Simone Faggioli il miglior tempo in prova
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3 anni fail
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RedazioneSe dopo un anno di assenza da questo tracciato i piloti avevano voglia di ritrovare sensazioni forti, la giornata dedicata ai test della 70ª «Trento Bondone» li ha accontentati in pieno.
I repentini cambiamenti di tempo, la voglia di rimettersi in gioco dei concorrenti e l’asfalto nuovo di zecca, più scivoloso di quello più datato, presente in molti punti del tracciato fra Sardagna e Candriai, hanno infatti movimentato non poco la prima giornata della cronoscalata più lunga del Civm, nella quale parecchi driver (239 quelli verificati) hanno dovuto fare i conti con qualche difficoltà.
Qualcuno ha anche infilato la vettura sotto al guard rail e difficilmente riuscirà a sistemarla per oggi. I tempi più attendibili sono stati quelli registrati nella prima salita, visto che all’inizio della seconda ha cominciato a piovere e solo in pochi hanno potuto giovarsi dell’asfalto asciutto.
Per quanto concerne la lotta in vetta, Simone Faggioli (Norma M20 Fc) ha staccato al solito il miglior crono (9’17”93), un tempo realizzato senza spingere troppo, per cercare gli assetti migliori, dieci secondi in meno di Christian Merli (9’27”29) su Osella FA 30 EVO Zytek, che ha dovuto fare i conti con il surriscaldamento dei freni e quindi nel finale ha rallentato.
Problemi tecnici per l’altro big trentino Diego Degasperi (Osella FA 30), che non ha terminato la prima manche e non ha affrontato la seconda e quindi dovrà disputare la gara scommettendo sulla propria lunga esperienza su questo tracciato.
Molto veloce il lucano Achille Lombardi (Osella PA 2000 Honda), che ha fissato il terzo tempo di giornata, 9’59”90, raccogliendo buone indicazioni per la gara di domani, nella quale punterà al podio dell’assoluta. Indicazioni positive hanno raccolto anche il siciliano Franco Caruso (Norma M20 FC Zytek), 10’02”51 il suo tempo, così come il veronese Federico Liber (Formula Gloria C8P Suzuki), altro pretendente al podio assoluto dopo tante esperienze maturate all’università della salita (10’15”47 il suo tempo di oggi).
Giornata di grazia per il trentino Thomas Pedrini sulla Suzuki Prosport, che si è portato a casa il sesto tempo (10’18”62), il pugliese Francesco Leogrande (Osella PA 21 EVO) ha fissato il settimo tempo (10’33”45) e punterà a fare il pieno di punti nel gruppo CN. Altro pilota di casa bene in evidenza è stato Thomas Pichler (Osella PA 30 Zytek), oggi ottavo con un 10’33”95, decimo è risultato Mirko Venturato sulla Formula Gloria di classe 1000 (10’43”37). In classe 2000 delle monoposto l’inossidabile Gino Pedrotti (Tatuus F. Renault), 12° oggi, se la dovrà vedere con il bellunese Denis Mezzacasa su monoposto simile e 11° nella prima manche.
Lasciando le vetture scoperte, ha brillato ancora una volta Giuseppe Ghezzi, il neo presidente della Scuderia Trentina, che sulla Porsche GT3 R è stato ottimo interprete del percorso ed ha prenotato il ruolo da primattore nel gruppo Gt, dove il calabrese Rosario Iaquinta su Lamborghini Huracan è stato efficace e soddisfatto di aver completato entrambe le manche, mentre il leader Luca Gaetani su Ferrari 488, ha dovuto fermarsi a pochi centimetri dalla linea d’arrivo per una noie al cambio. Ottimo l’esperto altoatesino Armin Hafner sulla Porsche 911 in versione GT Cup, ma anche il padovano Stefano Artuso sulla Ferrari 458 EVO è stato buon protagonista.
Giornata positiva per i trentini anche in gruppo A, dove Alessandro Zanolli (Skoda Fabia R5) ha staccato un ottimo tempo, che lo candida a giocarsi buone carte contro l’esperto Giorgio De Tisi (Ford Fiesta) e contro Tiziano Nones (Citroen DS3) in un duello tutto locale.
Il leader Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) penserà ai punti tricolori. Tra le estreme silhouette del gruppo E2SH buon tempo del bolognese Manuel Dondi (secondo assoluto nel 2019), che dopo la vittoria in Vallecamonica ha ripristinato il motore Alfa Romeo della sua Fiat X1/9 ed è pronto per un nuovo assalto alla categoria, dove Marco Gramenzi su Alfa 4C Judd, dovrà faticare oltre il previsto dopo le noie elettriche che lo hanno fermato nella prima salita.
Oggi sarà quindi l’ora di fare sul serio. Non poche le incognite che dovranno essere sciolte allo start, in primo luogo in merito alle vetture presenti, visto che molte hanno fatto i conti con noie tecniche o con uscite di strada anche impattanti, in secondo luogo in merito al tempo, dato che si dà per scontato che la mattina splenderà il sole, ma il pomeriggio cadrà nuovamente la pioggia. Sarà importante, soprattutto per i big, capire se comincerà a farlo prima, dopo o durante la loro salita e questo aggiunge inevitabilmente una variabile tattica a quelle tecniche già presenti.
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