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Tre Giorni Giudicarie Dolomiti promossa. Obiettivo: diventare un appuntamento fisso

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Tre giornate intense, con dodici gare e quasi 300 atlete schierate ai nastri di partenza, la «creme» del ciclismo femminile italiano, ricordando anche la significativa presenza della Nazionale tedesca under 16.

Dopo l’impegno organizzativo e l’entusiasmo che ha caratterizzato l’intero weekend della manifestazione, è tempo di primi bilanci per il comitato organizzatore della Tre Giorni Giudicarie Dolomiti.

La Società Ciclistica Storo del presidente Andrea Malcotti, capofila dell’organizzazione, ha raccolto le meritate strette di mano e guarda già al futuro, con l’obiettivo di far diventare il proprio evento un appuntamento fisso del calendario ciclistico in rosa, forte del supporto delle amministrazioni, degli enti e delle associazioni locali, oltre che dei vigili del fuoco e dei Corpi della Polizia Locale, tutte realtà che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.

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«Alla vigilia dell’evento c’era più di un timore – commenta il presidente del comitato organizzatore Angelo Zambotti -. D’altronde gran parte della manifestazione è stata organizzata nell’ultimo mese e mezzo. L’idea di spostare le sedi delle prime due tappe e di declinare la competizione totalmente al femminile, aggiungendo anche la categoria juniores, è infatti nata domenica 8 maggio.

Se il primo incontro con gli amministratori di comuni toccati dalla Coppa Giudicarie Centrali di domenica (Tre Ville, Borgo Lares e Tione di Trento) risale a dicembre, i primi contatti con i sindaci di Pieve di Bono-Prezzo (sede della Notturna Castel Romano) e Bondone (teatro con Storo della Crono Idroland) sono invece datati 11 maggio: nonostante il pochissimo tempo a disposizione, grazie anche al loro lavoro concreto abbiamo dato vita a tre manifestazioni di grande livello in location apprezzatissime».

Si è deciso di puntare sul ciclismo in rosa. Guardando al futuro, l’idea è quella di proseguire sulla strada intrapresa?

«Penso che la scelta di concentrarci sul settore femminile sia stata azzeccata e i numeri sono lì a dimostrarlo, con 270 ragazze che hanno pedalato nel weekend giudicariese – aggiunge Zambotti -.

Domenica al via di Preore si sono presentate praticamente tutte le junior d’Italia (85 le atlete in gara), mancavano solamente le 25 “terzo anno” che non potevano iscriversi in quanto in calendario c’era il campionato italiano élite e under 23. Anche tra allieve (88 partenti) ed esordienti (93) la partecipazione è stata ottima nonostante la concomitanza con la corsa di Città di Castello.

Nei giorni precedenti i numeri sono stati più contenuti (112 le iscritte alla tipo pista di Creto, 132 le atlete al via della cronometro sul Lago d’Idro), ma in questo senso hanno inciso due fattori: la scarsa disponibilità di alberghi nelle immediate vicinanze delle corse in quanto vi erano altri eventi concomitanti e l’approvazione delle gare che è arrivata solamente una decina di giorni prima della manifestazione a causa della citata partenza a maggio inoltrato con sopralluoghi e incartamenti vari.

Come “anno zero”, sia chiaro, va benissimo così, in autunno ci metteremo al tavolo con Apt Madonna di Campiglio e altri enti locali per pianificare il tutto al meglio così da consentire alle squadre di alloggiare nelle zone direttamente interessate dalla Tre Giorni Giudicarie Dolomiti 2023».

Qualcuno parla già di una possibile candidatura per un nuovo Campionato italiano. È un’idea che vi stuzzica?

«Non è nei nostri piani – replica Zambotti -. Noi vogliamo migliorare la Tre Giorni Giudicarie Dolomiti e farla diventare un appuntamento fisso del calendario femminile. A differenza dei Campionati italiani, che per loro natura sono itineranti, la Tre Giorni rimarrà sempre un evento nostro, che può valorizzare il nostro territorio ogni anno.

Sono sicuro che le ragazze già si sono affezionate alla Valle e che grazie al ciclismo in futuro sempre più accompagnatori e genitori frequenteranno le Giudicarie anche per altre vacanze in diversi periodi dell’anno».

Al termine di un evento ben riuscito, non possono mancare i ringraziamenti.

«Comincerei dallo staff della “vecchia” Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta, che nelle tre edizioni dei Campionati italiani e nella Tre Giorni nel 2019 ha contribuito in modo decisivo nel farci diventare gli organizzatori conosciuti che oggi possono permettersi di mettere in campo manifestazioni del genere – conclude Zambotti -.

Passando all’edizione appena conclusa, oltre agli infaticabili volontari, penso alle sei amministrazioni dei comuni toccati dall’evento (Pieve di Bono-Prezzo, Bondone, Storo, Tre Ville, Borgo Lares e Tione di Trento) e ai rispettivi vigili del fuoco, ai due corpi di Polizia Locale Valle del Chiese e Giudicarie, al Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana, all’Apt Madonna di Campiglio, all’assessore provinciale Roberto Failoni e a Trentino Marketing con in testa l’amministratore delegato Maurizio Rossini, a La Cassa Rurale Giudicarie Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella, alle Regole Spinale Manez, agli sponsor, alle diverse associazioni con cui abbiamo stretto sinergie e a tutti i collaboratori che hanno fatto qualcosa in più del proprio compito per aiutarci nel realizzare un sogno. A ruote ferme ci troveremo tutti insieme per festeggiare la riuscita dell’evento e per progettare insieme un futuro nel segno della continuità».

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