Torna l’INCUBO delle SCOMMESSE | 8 mesi di squalifica al calciatore: TREMA ANCORA il calcio italiano

Nuovo scandalo nel calcio italiano - Sportmagazinetrentino.it (Foto Pexels)
Nazionale in bilico, risultati nelle coppe deludenti e ora un nuovo scandalo: il pallone nostrano è di nuovo nella bufera.
L’incubo del terzo Mondiale consecutivo da vivere da spettatori è concreto. L’Italia si è complicata la vita nel cammino verso la prossima estate, quella del primo Mondiale della storia organizzato in tre nazioni differenti.
Norvegia e Israele non dovevano rappresentare ostacoli insormontabili, ma il tracollo di giugno a Oslo ha completato l’opera e ora a firmare l’impresa dovrà essere Gennaro Gattuso.
Difficile, se non impossibile, anche complice il 5-4 contro Israele che ha di fatto annullato i benefici effetti della goleada all’Estonia. Bisognava vincere sempre di goleada: non è successo, così i playoff prendono forma.
Il movimento nazionale ha bisogno come l’aria che l’Italia sia tra le 48 del prossimo Mondiale. Perché di problemi il movimento stesso ne ha tanti. E alcuni di questi sono ciclici.
Un altro Mondiale a rischio e scandali ricorrenti: non c’è pace per il calcio italiano
Da troppo tempo infatti il calcio nostrano non impara dai propri errori. Si prendano gli scandali sul calcioscommesse. Non si tratta certo di una piaga solo italiana, dal momento che anche in Premier League, ad esempio, le squalifiche anche per giocatori importanti non sono mancate.
Tuttavia è sorprendente come alle nostre latitudini non si impari dagli errori commessi. Ecco allora che due anni dopo la tempesta che rischiò di travolgere la nazionale italiana, complice la squalifica comminata a Sandro Tonali, un altro calciatore famoso è finito nella “rete”. E la mannaia è arrivata puntuale.

Pessimo inizio di campionato e stagione finita per il leader dell’attacco: il top club finisce nei guai
Il Bari dovrà infatti rinunciare fino al termine della stagione a Giuseppe Sibilli. L’attaccante napoletano è stato infatti squalificato per 8 mesi “per avere effettuato – come si legge nel comunicato della FIGC – dalla stagione sportiva 2022-‘23 alla stagione sportiva 2024-’25, numerose scommesse aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, nell’ambito della UEFA e nell’ambito della FIFA”. La squalifica sarebbe in realtà dovuta essere di 16 mesi, ma metà della pena verrà scontata attraverso un piano terapeutico di almeno 8 mesi e con l’obbligo di partecipazione a incontri pubblici “presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico e/o centri di recupero dalle ludopatie”.
Dopo i casi Fagioli e Tonali torna quindi a risuonare l’allarme sull’incapacità dei professionisti italiani di capire che i tempi delle sentenze morbide per questo tipo di reati sono definitivamente svaniti. Sgarrare non è più tollerato e ora a pagarne le conseguenze saranno il Bari, dopo un inizio di stagione già molto tribolato, e Sibilli, che era tornato in Puglia sperando di rivivere la stagione 2023-’24, scandita da 11 gol, dopo il deludente prestito alla Sampdoria, ma che invece dovrà accontentarsi di tifare per i propri compagni soffrendo fuori dal campo.