“Sono finito in mani sbagliate”, dalla Champions alla bancarotta | L’ex Nazionale non ha più un euro: gli hanno rubato l’impossibile

Uomo solitario (pixabay) - Sportmagazinetrentino
Dalle stelle alle stalle, dalla Champions alla bancarotta. La storia terribile di un ex Nazionale finito nelle mani sbagliate.
Il mondo del calcio è un sogno dorato, un universo di fama, successo e ricchezze inimmaginabili. Ma dietro i contratti faraonici e le luci dei riflettori si nascondono storie di cadute rovinose. Non è raro che calciatori, abituati a guadagni stellari, si ritrovino a fare i conti con la bancarotta, travolti da scelte finanziarie sbagliate, investimenti azzardati o problemi personali.
La transizione dalla vita da professionista a quella da ex calciatore può essere brutale, e la mancanza di una gestione oculata del patrimonio può rivelarsi fatale. Il percorso di molti atleti verso il tracollo finanziario vale più di un alert, sia per i giocatori, sia per chi ha il concept sbagliato su questo mondo, ritenuto falsamente sbagliato.
Basti pensare a Paul Gascoigne, l’indimenticabile “Gazza”, che dopo una carriera brillante è finito in bancarotta a causa di problemi di alcolismo e una gestione disastrosa delle sue finanze. Oppure a Ronaldinho, il genio brasiliano che ha incantato il mondo, ma che ha dilapidato la sua fortuna in una vita sregolata, arrivando a trovarsi con il passaporto bloccato per debiti.
Anche nomi meno noti ma altrettanto sfortunati hanno perso tutto. Celestine Babayaro, ex difensore del Chelsea, ha dovuto dichiarare bancarotta dopo aver sperperato i suoi guadagni, trovandosi a non avere neanche i soldi per pagare le bollette. Le storie sono diverse, ma il finale è spesso lo stesso: il conto salatissimo di una vita senza controllo.
Dalla gloria alla rovina
Il mondo del calcio è pieno di giocatori passati dalle stelle alle stalle, dal maneggiare milioni di euro, anche lire, prima di andarne a cercare perché spariti tutti dal proprio conto in banca. Tra queste storie, una in particolare colpisce per la sua triste ironia.
Un calciatore che ha toccato il cielo con un dito, conquistando per ben due volte la Champions League, una colonna della nazionale inglese, che si è ritrovato a un passo dalla rovina, travolto da due enormi problemi.

Uno dopo l’altro
Carriera invidiabile quella di Wes Brown, ex difensore del Manchester United e della nazionale inglese: 362 presenze con la maglia dei Red Devils, un mucchio di sterline accumulate, oggi però il suo patrimonio è crollato, e si ritrova in bancarotta.
Le cause non sono state solo un doloroso divorzio, ma anche una serie di investimenti sconsiderati nel mondo della finanza. Un percorso che dimostra come neanche un successo sportivo straordinario possa salvarsi da scelte avventate e dalla fragilità di mondo dorato che tutti adorano. Ma in fondo, non tutto oro quello che luccica.