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Ruggero Tita porta la prima medaglia olimpica in Trentino. I complimenti di Kaswalder

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Quinto oro per l’Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Con il 6° posto nella medal race Ruggero Tita e Caterina Banti hanno vinto la categoria Nacra 17 della vela. Argento ai britannici John Gimson e Anna Burnet.

Per l’atleta Trentino di Rovereto classe 1992 una grande soddisfazione.

La passione per il mondo della vela, Ruggero, ha cominciato ad averla fin da quando era ancora piccolo, intorno agli 8 – 9 anni, anche se solo all’età di 13 anni ha cominciato a gareggiare riuscendo a portare a casa i suoi primissimi risultati.

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Nel 2009, inoltre, è riuscito anche ad entrare a far parte della squadra olimpica, risultando essere l’atleta più giovane in gara. Dopo il successo sono arrivati i complimenti del presidente Walter Kaswalder che sta seguendo con attenzione tutte le gare delle olimpiadi.

Quello formato da Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti è il primo equipaggio misto della storia dello sport italiano a vincere una medaglia d’oro olimpica.

Dovevano chiudere entro i primi sei posti nella Medal Race della classe Nacra 17, Tita e Banti non hanno avuto il “braccino” reggendo la pressione della pettorina gialla dei leader della classifica generale e piazzando dunque il blitz finale per centrare il traguardo da sogno, il sogno di una vita.

Dopo tredici anni di astinenza – l’ultima fu Alessandra Sensini nel windsurf, argento nella classe RS:X – la vela azzurra torna sul podio olimpico, addirittura sul gradino più alto. 29esima medaglia, nel frattempo, per la stellare spedizione azzurra: continua la caccia al record assoluto, quello di Roma 1960 e Los Angeles 1932 quando il bottino ammontò a 36 medaglie.

“Sentire risuonare l’inno di Mameli sul podio olimpico è sempre una grande emozione, ma quando l’atleta è trentino la gioia diventa incontenibile”. Ha commentato così il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder il podio d’oro di Ruggero Tita nella vela, sedicesima medaglia italiana in questa specialità nella storia delle Olimpiadi, che interrompe il digiuno durato 13 anni. “La straordinaria impresa di Tita, che ha portato la prima medaglia olimpica in Trentino, ci riempie di orgoglio ed è la dimostrazione che quando si ha passione e si da il massimo i risultati arrivano” ha aggiunto.

Il trionfo dell’atleta di casa nostra in coppia con la romana Banti è il raggiungimento di un obiettivo cercato con il lavoro, l’impegno e la determinazione: il giovane equipaggio ha già all’attivo un bronzo ed un oro ai campionati Mondiali, 2 titoli Europei consecutivi, 2 ori, 1 argento e 1 bronzo in Coppa del Mondo e al momento occupa il primo posto nel Ranking Mondiale. “Lo sportivo delle Fiamme gialle, laureato in ingegneria informatica all’Università di Trento è un esempio di come il lavoro, l’impegno e la determinazione siano alleati preziosi nella crescita dei nostri giovani, non solo a livello sportivo, ma anche nella vita”ha concluso Kaswalder. Buon vento Ruggero e grazie per questa straordinaria emozione!

«Complimenti a Ruggero Tita che insieme alla romana Caterina Banti ha conquistato uno storico oro nella specialità catamarani volanti Nacra 17. È da 13 anni che non si vinceva una medaglia nella vela e da 21 anni che l’Italia non conquistava il gradino più alto del podio velico. Mai un trentino aveva conquistato l’oro alle olimpiadi estive e questo risultato proietta la nostra Provincia nella storia dello sport“. Così il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher.

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