Purtroppo ho un virus, non posso venire in Nazionale | Che tegola per il CT: scenario impensabile

Nazionali e forfeit, la storia si ripete - Sportmagazinetrentino.it

Nazionali e forfeit, la storia si ripete - Sportmagazinetrentino.it (Foto Pexels)

I campionati sono ancora fermi, ma c’è poca gloria per i ct delle nazionali: la stella internazionale dice no all’ultimo alla chiamata.

La seconda sosta dei campionati per gli impegni delle nazionali porta con sé sempre le medesime sensazioni da parte di allenatori e “semplici” tifosi. Da una parte preoccupazione, dall’altra, almeno nella maggioranza dei casi, fastidio.

Del resto l’inizio della stagione è sempre un momento particolare. Tanta fatica per arrivare in una discreta forma alle prime giornate ed ecco lo stop dopo un paio di turni. Poi si riprende e ci si ferma di nuovo, schema destinato a ripetersi per altre due volte.

Si aggiungano i voli transoceanici cui sono costretti molti giocatori sudamericani, tanto più adesso che si è entrati nella fase determinante delle qualificazioni all’ormai imminente Mondiale 2026, e per i mister l’ansia aumenta.

Non si può insomma rilassarsi neppure in assenza di partite, perché se da una parte gli allenamenti sono più blandi, complici anche le tante defezioni, dall’altra la paura è sempre quella di ricevere brutte notizie sulle condizioni dei propri giocatori impegnati con le nazionali.

Soste per le nazionali, nuovo giro e nuova polemica: ennesimo forfeit illustre

Dalla prossima stagione, quantomeno, lo scenario cambierà parzialmente, dal momento che la FIFA ha già ufficializzato la rivoluzione sostanziale dei calendari, che almeno fino al 2030 porterà ad accorpare le soste di settembre e ottobre in uno stop unico e più lungo.

Cambierà davvero qualcosa? Nell’attesa di saperlo va detto che neppure i ct delle nazionali se la passano troppo bene. Già, perché le defezioni tra i giocatori convocati fioccano come tradizione, riportando d’attualità l’annoso dibattito dei rapporti tesi tra club e federazioni.

Nick Woltemade con la maglia del Newcastle - Sportmagazinetrentino.it
Nick Woltemade con la maglia del Newcastle – Sportmagazinetrentino.it (Foto X)

“Ho l’influenza”: il super bomber dice no alla maglia del proprio paese

In casa Italia hanno già gettato la spugna in due, Mattia Zaccagni e Matteo Politano, rinunce dettate da infortuni destinate a impoverire il reparto esterni offensivi del ct Gattuso. Ma tutto il mondo è paese, così un’altra nazionale top sarà costretta a fare a meno di una stella. Il ct della Germania Julian Nagelsmann non potrà infatti contare sulla stellina Nick Woltemade.

L’ex bomber dello Stoccarda, rivelazione dell’ultimo Euro Under 21 e trasferitosi in estate al Newcastle, è rimasto vittima di un’infezione simi influenzale che gli impedirà di rappresentare la Mannschaft contro Lussemburgo e Irlanda del Nord, sfide non certo impossibili, ma che la Germania non potrà sbagliare dopo che il ko di settembre contro la Slovacchia ha costretto Wirtz e compagni a inseguire la nazionale di Calzona. Woltemade, protagonista di un ottimo impatto con la Premier League, rappresenta la grande speranza del calcio tedesco, che da anni ormai non può contare su un centravanti di spessore internazionale, problema al quale si è cercato di ovviare sfruttando il talento dei tanti trequartisti o esterni d’attacco prodotti dall’ultima generazione.