Un riconoscimento speciale per “la grande determinazione e la passione dedicata allo sport”: è stato consegnato a Roma dal presidente del Coni Giovanni Malagò a Michele Oberburger, giovane trentino di poco meno di 18 anni.
Michele è un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, ma questo non ha frenato la sua volontà di praticare il trial, una specialità del motociclismo sportivo, a livelli agonistici, tanto da conquistare vari titoli italiani. Triveneti e regionali.
“Complimenti a Michele, ai suoi genitori che lo sostengono e alla Fmi, la federazione sportiva cui è iscritto, che può veramente andare orgogliosa di lui”, ha commentato l’assessore provinciale alla salute e disabilità Stefania Segnana, che era presente alla consegna del riconoscimento. “Il messaggio che mi piacerebbe fosse legato a questa occasione – ha detto ancora Segnana – è che lo sport non è solo un’importante fonte di benessere fisico e psicologico, ma può dimostrarsi un’attività altamente inclusiva ed educativa per tutti. Mi piace ricordare che l’associazionismo sportivo, come quello sociale, è fatto di persone che si mettono davvero con il cuore a servizio di chi è più fragile, riuscendo a far emergere tesori personali e talenti che altrimenti rimarrebbero nascosti. I risultati raggiunti da Michele ci parlano proprio di questo”.
Pubblicità
Pubblicità
Successivamente alla premiazione l’assessore Segnana, Michele e la sua famiglia si sono recati in visita dal Ministro per le Disabilità Erika Stefani, che ha fatto i complimenti al ragazzo, incoraggiandolo a continuare con la stessa determinazione la strada intrapresa finora.
“Ringrazio il Coni e l’assessore Segnana per questa giornata e per questo bellissimo premio, che dà la speranza a molti nostri ragazzi affetti da autismo di poter praticare sport e soprattutto di praticare quella bellissima cosa che si chiama inclusione sociale”, ha detto il padre di Michele, Roberto Oberburger.
Michele, che abita a Roveré della Luna, è pilota del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento ed l’unico ragazzo autistico in Europa che gareggia con una moto da trial.
Qualche anno fa, grazie all’amicizia con la campionessa di trial Deborah Albertini, amica di famiglia, Michele ha iniziato ad appassionarsi per la moto.
All’inizio sembrava una follia, ma nel 2016 Michele ha eseguito la visita sportiva e ottenuto la licenza della Federazione Motociclistica Italiana; da allora ha cominciato a gareggiare.