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Partite in sicurezza gare e allenamenti, buona risposta anche per lo sci di fondo: aperti Passo Coe e Millegrobbe

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«Nell’incertezza del periodo e nell’incubo di non ripartire il 7 gennaio, noi restiamo fiduciosi» sono le parole dell’amministratore delegato di Folgariaski Alessandro Casti, che prosegue: «La salute prima di tutto e siamo convinti che, con le attenzioni dovute, la montagna può essere vissuta serenamente e in sicurezza anche in questo momento».

Folgariaski e Lavaroneski hanno profuso sforzi notevoli per approntare un campo di allenamento per gli atleti agonisti. «Il progetto, una sorta di “start up” per gli Altipiani Cimbri, si sta perfezionando. Il nostro territorio è vocato al turismo “family”, ma ha sempre riservato alcune piste all’agonismo e, lunedì, erano in pista i primi atleti di una delle 5 gare Fis organizzate con la regia del presidente della Polisportiva Altipiani – Ruggero Carbonari – che ringrazio personalmente.

Il progetto di far allenare gli atleti è stata una scelta ponderata. Abbiamo cercato di capire come si sono organizzate altre stazioni e, assieme a Lavarone, ci siamo mossi. Pur in spazi aperti ed estesi, abbiamo creato una sorta di campo a porte chiuse per le sessioni, perimetrato con reti soprattutto di arrivo all’impianto. Abbiamo anche contingentato, per fascia oraria, la presenza degli atleti. Ci siamo concentrati sull’accesso della zona impianti per pianificare la pulizia dei piazzali e dei parcheggi; a ogni Club abbiamo destinato un’area».

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Intanto, da sabato è stato attivato in sicurezza il Centro Fondo di Passo Coe, assieme a quello di Millegrobbe. La risposta è stata buona con tanti che hanno passato la giornata all’aria aperta con ciaspole, pelli e slitte. «Senz’altro – conclude Casti – il momento storico sta ridefinendo le abitudini di tutti. La montagna sta mostrando la sua capacità di attrazione anche per chi ama il trekking, le ciaspole e il fondo. Resta comunque chiaro che è lo sci a rappresentare il riferimento principale per l’economia dell’intero Altopiano».

Sulla stessa lunghezza d’onda è il presidente della Folgariaski Denis Rech: «Abbiamo impostato e attuato un importante lavoro con controlli a tutti i livelli, dagli elenchi che i Club ci tramettono con gli iscritti alle gare di interesse nazionale all’emissione degli skipass, fino al sistema di prenotazione delle linee di allenamento: suddivise su 3 turni al giorno.

I controlli si svolgono puntualmente all’accesso all’impianto, che è aperto solo agli atleti. Si aggiunge l’importante lavoro per garantire gli standard di sicurezza necessari a ospitare tutte le squadre, dalle Nazionali ai Club di territorio. È un sistema complesso ma indispensabile per garantire il rispetto delle regole. Abbiamo trovato grande consapevolezza e senso di responsabilità negli appartenenti ai Club; lo stesso atteggiamento hanno gli esercizi (bar-rifugi-noleggi) che hanno scelto di aprire. Siamo tutti consapevoli del momento difficile e, forse, sarebbe stato più facile rinunciare a ogni possibilità di apertura, ma crediamo fermamente che con queste modalità operative si possa dimostrare come, nel pieno rispetto delle regole e con serietà, lo sci possa essere esercitato in estrema sicurezza, pur con un controllo delle presenze».

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