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Parità: la lezione di Palmisano, Legnante e Cipelli

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“Parità e Inclusione: il binomio d’oro dello sport”. È stato un dibattito coinvolgente e molto partecipato, con centinaia di classi collegate dalle scuole di tutta Italia e migliaia di studenti che hanno travolto di domande le tre atlete d’eccezione: l’olimpionica della 20 km di marcia Antonella Palmisano, l’oro delle Paralimpiadi di Londra e Rio Assunta Legnante e la paralimpica Francesca Cipelli. L’incontro, organizzato dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera, si inserisce nel calendario degli eventi della Settimana Europea dello Sport, progetto della Commissione Europea coordinato e promosso in Italia dal Dipartimento per lo Sport e da Sport e Salute S.p.A.

I due temi affrontati, parità e inclusione, quanto mai attuali, hanno toccato le corde dei giovani studenti e, grazie alla verve delle tre campionesse, sono stati affrontati a viso aperto.

La donna, così come l’atleta disabile, non deve essere considerata come parte di una categoria, ma univocamente in quanto atleta”, è stato il mantra delle tre atlete nel rispondere alle domande. E oggi, partendo dalle loro testimonianze, si è capito che siamo sulla buona strada per il superamento delle barriere. 

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Palmisano, nello specifico, è entrata nei dettagli di come ha vissuto la sua esperienza sportiva sin da piccola, quando si è avvicinata alla marcia, affermando che, fortunatamente, ha vissuto raramente situazioni di discriminazioni di genere.

Legnante e Cipelli hanno affermato di percepire ancora qualche forma di distinzione presente nel mondo sportivo tra paralimpici e non, ma entrambe hanno testimoniato di quanto sia un problema che non le tocca troppo. “Siamo autonome, indipendenti, e proprio grazie allo sport abbiamo superato tanti pregiudizi, dunque non ci sfiorano più commenti e critiche”.

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