Secondi gli azzurri, seconde le azzurre. È il verdetto del Trofeo Opitergium – European Road Race, atto quinto. A Oderzo (Treviso), in un pomeriggio fortunatamente risparmiato dal maltempo dopo la pioggia della mattinata, è andata in scena l’ormai tradizionale passerella di corsa su strada per Nazionali under 20. Tredici i team europei a sfidarsi sul veloce tracciato in centro storico, con traguardo in Piazza Grande, all’ombra del Torresin, la caratteristica torre dell’orologio.
Oltre all’Italia, al via le Nazionali di Armenia, Finlandia, Francia, Grecia, Inghilterra, Macedonia del Nord, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Svezia e Ucraina. Uno spettacolo proiettato nel futuro, considerata l’età dei concorrenti. Ma anche un’occasione di interscambio culturale per i giovani atleti europei. Una doppia chiave di lettura per un evento che la Nuova Atletica Tre Comuni, società del comprensorio opitergino molto attiva anche a livello giovanile, ha lanciato nel 2017 ed è poi progressivamente cresciuto.
Il pomeriggio si è aperto con la prova internazionale maschile che, sulla distanza di 10 km, ha incoronato il francese Joad Martinho, arrivato al traguardo in 29:54, miglior tempo nelle cinque edizioni del Trofeo Opitergium. Alle sue spalle, l’inglese Matthew Ramsden (29:57) che in volata ha preceduto Stefano Cecere (29:57), migliore degli azzurri com’era successo due settimane fa ai campionati italiani di Castelfranco Veneto.
Era stato il romeno Luca Dragos Pop, classe 2005, a lanciare la gara. Il gruppo ha lasciato fare e il suo vantaggio è arrivato a superare i 10 secondi. Poi, però, è iniziata la rimonta degli inseguitori e a quattro giri dal termine, poco oltre metà gara, il gruppo dei battistrada si è presentato compatto al passaggio in Piazza Grande.
Nell’ultimo giro, si sono decise le posizioni sul podio, con Martinho più brillante di tutti nel finale, ma applausi anche per Cecere e gli altri azzurrini: Stefano Benzoni, quarto in 30:03, Ismaele Deidda nono in 30:57, Andrea Ribatti decimo in 31:05 ed Elia Mattio quattordicesimo in 31:22. Nella classifica a squadre, basata sulla somma dei migliori tre tempi, leadership per la Francia (1h30:52) con gli azzurrini d’argento per una manciata di secondi (1h30:58) e bronzo per l’Inghilterra (1h32:39).
La finlandese Ilona Mononen, nel 2021 campionessa europea under 20 nei 3000 metri, ha imposto la legge della più forte sui 5 km della gara femminile. Dopo una lunga fase di studio, con il gruppo compatto, Mononen ha cambiato passo nel penultimo giro, andando a chiudere la sfida per la vittoria con un tempo di 16:53. Ha strappato applausi anche Greta Settino.
La fiorentina, campionessa italiana a Castelfranco Veneto, in una prima fase di gara ha svolto un ruolo attivo in testa al gruppo, al fianco di Mononen, ed è poi stata brava a non perdere troppo contatto dalla vincitrice, conquistando un ottimo secondo posto in 16:58. Terza la francese Melissande Jourdan (17:02).
Ai piedi del podio, quarta, l’ucraina Tetiana Kohut (17:04), tornata a Oderzo con i colori della sua Nazionale, dopo essere arrivata in città a marzo, insieme ad altri giovani atleti, per fuggire dalla guerra. Nella classifica a squadre, ancora prima la Francia (51:30) davanti all’Italia che ha messo in vetrina anche Adele Roatta, sesta in 17:12, Nicole Coppa, decima in 17:20, Beatrice Casagrande, diciottesima in 17:32, e Melissa Fracassini, diciannovesima in 17:35. Bronzo per l’Inghilterra (52:14).
Nella 25esima edizione della Corsa Internazionale (10 km), tornata dopo un’assenza di tre anni a causa della pandemia, trionfo per Pietro Riva (Fiamme Oro), ancora davanti a tutti sulle strade trevigiane dopo il titolo italiano dei 10 km vinto due settimane fa a Castelfranco Veneto. L’allievo di Stefano Baldini, quinto nei 10.000 metri agli Europei di Monaco di Baviera, ha mostrato una forma ancora straripante.
Dopo una gara vissuta su una fuga a tre con Daniele Meucci (Esercito) e Badr Jaafari (Atl. Casone Noceto), Riva ha allungato una prima volta a due giri dal termine. Poi, nell’ultima tornata, lo strappo decisivo, quando un ottimo Meucci ha alzato definitivamente bandiera bianca. Mentre Jaafari, sorpresa di giornata, aveva già perso contatto dai due battistrada. Per Riva un tempo di 28:48. Mentre Meucci ha chiuso in 29:02 e Jaafari in 29:15.