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Nazionale femminile, all’esordio arriva una sconfitta all’overtime contro la Corea del Sud

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FISG - IIHF

Si apre con una sconfitta all’overtime il Mondiale di 1^ Divisione Gruppo B per la Nazionale femminile di hockey su ghiaccio, che cade per 2 a 1 contro le padrone di casa della Corea del Sud. Dopo il botta e risposta tra Lee e Furlani nel secondo tempo, l’Italia domina la terza frazione, ma si schianta contro il portiere di casa e il match scivola al supplementare, dove a chiudere i conti ci pensa Heewon Kim in superiorità numerica. Per le Azzurre resta il rammarico di non essere riuscite a sfruttare ben otto powerplay nel corso dei tempi regolamentari, avendo tirato verso la porta quasi il doppio delle volte rispetto alle coreane (25 tiri a 40).

La prima occasione della gara è di marca italiana, con Roccella a un passo dalla rete del vantaggio. Poco dopo la Corea si fa viva in powerplay, ma Fedel tiene in piedi le Azzurre sul tiro di Heewon Kim. Ancora il goalie azzurro protagonista poco dopo, con un miracolo sulle conclusioni a botta sicura di Park e Song. Le Azzurre ci provano poi per ben tre volte in powerplay, ma senza successo.

Nel periodo centrale, al 22:49, la Corea del Sud sblocca il risultato grazie a Eunji Lee, che esce con il disco dalla balaustra, si accentra e infila il puck all’incrocio dei pali. La reazione Azzurra non si fa attendere e al 24:24 è già 1 a 1: Fantin prima trova l’opposizione di Huh, poi serve l’assist giusto a Chelsea Furlani, che batte il portiere avversario tra i gambali. Italia che rischia soprattutto sui contropiedi delle veloci coreane, ma Fedel è ancora monumentale sul tiro dallo slot di Park. Sono poi le Azzurre a sfiorare il vantaggio, con Caumo. La chance più grande è però quella sulla stecca di Abatangelo, che si invola da sola verso il portiere, ma non trova l’angolo giusto. Si contano occasioni da una parte e dall’altra, ma il punteggio resta invariato.

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Italia in powerplay e vicina al goal con Fantin in apertura di terzo drittel, poi, sempre nel corso di una superiorità numerica, è Caumo a farsi stregare da Huh. La Corea stringe i denti e si salva da una situazione in mischia, con il disco a danzare a pochi centimetri dalla linea. Ancora Caumo poco dopo, protagonista di una sensazionale giocata, ma fermata ancora da Huh, in assoluta serata di grazia. Un altro powerplay che non porta i frutti sperati nel finale di frazione, poi a 26 secondi dalla sirena Heidenberger finisce in panca puniti: la Corea del Sud porta in dote la superiorità numerica nell’overtime e al 61:16 chiude la gara, grazie al tiro dallo slot di Heewon Kim.

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