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Montagna

Montagna: Casto tricolore per il km verticale

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Weekend intenso per la corsa in montagna con un doppio appuntamento di Coppa del Mondo a Casto, in provincia di Brescia.

Ad aprire il fine settimana sarà il Vertical Nasego che quest’anno ospita il Campionato italiano di chilometro verticale, a livello individuale e di società. Sul percorso di 4,2 chilometri e 1000 metri di dislivello positivo, la sfida per il titolo vedrà in gara tra le altre Alessia Scaini (Atl. Saluzzo), azzurra agli ultimi Europei, insieme a Camilla Magliano (Pod. Torino) e Maddalena Somà (Atl. Roata Chiusani) che hanno indossato la maglia della Nazionale a Susa nello scorso weekend.

Al via potrebbe esserci Francesca Ghelfi (Pod. Valle Varaita), tricolore nel format classico, ed è annunciato il ritorno di Valentina Belotti (Us Malonno), tre volte vincitrice in questa gara (2016, 2017, 2020) e già campionessa mondiale, ma sono attese anche Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), la compagna di club Vivien Bonzi e Sara Bottarelli (Freezone).

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Nella prova Gold della Valsir Mountain Running World Cup, la donna da battere sarà ancora l’austriaca Andrea Mayr, che si è aggiudicata l’ultima edizione e detentrice del record imbattuto dal 2019 con 38:39.

Ma sull’impegnativo tracciato verso la Corna di Savallo proveranno a dare battaglia la keniana Joyce Muthoni Njeru, regina di Coppa da ormai due anni e attualmente in testa alla classifica generale, e la romena Monica Madalina Florea, argento europeo e terza al Giir di Mont Uphill dietro proprio all’africana. Presenti quindi l’americana Lauren Gregory e l’irlandese Sarah McCormack, da non sottovalutare anche la ceca Adela Stranska e la slovena Mojca Koligar, atlete di profilo internazionale. Forfait per infortunio della campionessa mondiale in carica Grayson Murphy.

UOMINI – Nella gara maschile si schierano alla partenza i migliori scalatori italiani con l’immancabile vincitore delle ultime due edizioni a Casto, il valdostano Henri Aymonod (Us Malonno), detentore della World Cup e attualmente al secondo posto nel ranking mondiale, con l’emergente Andrea Rostan (Atl. Saluzzo), che è riuscito a batterlo dopo una lunga serie di duelli vincendo a Malonno, e il ritorno di Tiziano Moia (Gemonatletica), dopo qualche mese di stop.

A raccogliere la sfida degli azzurri, per conquistare la corona della settima edizione del Vertical Nasego dopo lo strappo finale, saranno i keniani Patrick Kipngeno, Eric Muthomi Riungu e Philemon Ombogo Kiriago, ma anche specialisti come l’irlandese Zak Hanna, Andrea Acquistapace (Amici Madonna della Neve Lagunc), l’americano Joseph Demoor e l’australiano Mark Bourne, già vincitore della scalata all’Empire State Building di New York.

TROFEO NASEGO – Domenica sarà poi il momento del Trofeo Nasego, alla sua ventunesima edizione, dove a correre sul tracciato di 21,5 chilometri e 1330 metri di dislivello positivo saranno quasi tutti gli atleti reduci dal Vertical in una gara fatta di tecnici tratti “up and down” per raggiungere la vetta sul crinale sotto il rifugio Nasego e poi lanciarsi in discesa fino al traguardo di Famea.

Qui i record da superare appartengono a Petro Mamu, che nel 2021 ha chiuso con 1h32:55 e Grayson Murphy, sempre nel 2021 incoronata con 1h45:56. Presenti almeno cinque delle atlete più forti al mondo, da Joyce Muthoni Njeru a Monica Madalina Florea, da Laureen Gregory e probabilmente Andrea Mayr, vicina al successo in questo tracciato nel 2021, dalla campionessa Lucy Wambui Murigi, vincitrice del Trofeo Nasego nel 2019 e due volte campionessa del mondo (2017 e 2018).

Con loro ci saranno la ceca Adela Stranska, Arianna Dentis (Atl. Saluzzo), sul podio a Malonno nel Fletta Trail 2022, Camilla Magliano (Pod. Torino), che si gioca punti per un piazzamento importante nella generale di coppa dove è la migliore italiana, Maddalena Somà (Atl. Roata Chiusani) e Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), amatissima dai tifosi locali dopo aver vinto due volte il Trofeo (2017 e 2018).

Confermato un parterre di big anche al maschile, tra i quali anche lo spagnolo Andreu Blanes, secondo a sorpresa nella recente Sierre-Zinal, che con Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe) guiderà l’assalto agli africani: l’eritreo Petro Mamu, in testa al ranking WMRA e recente vincitore del Giir di Mont, e il keniano Patrick Kipngeno, che potrebbe ambire al record del percorso.

Occhi puntati anche su Philemon Kiriago, Lengen Lolkurraru ed Eric Riungu (qui terzo lo scorso anno), sul francese Theodore Klein, lo sloveno Timotei Becan, l’altro iberico Raul Criado, vincitore della Coppa del Mondo per le lunghe distanze nel 2021, l’americano Dan Curts. Poi ci sarà Henri Aymonod (Us Malonno), per cercare di aggiudicarsi la classifica della combinata, e i giovani pronti a dare spettacolo come Luca Merli (Valchiese).

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