Mancanza di RISPETTO senza precedenti: polveriera ROMA | Sono volate parole grosse

Mancanza di RISPETTO senza precedenti: polveriera ROMA | Sono volate parole grosse

Gian Piero Gasperini - foto LAPRESSE - SportMagazineTrentino

A Trigoria è scoppiato un casino, c’è stato uno scontro tra un calciatore e la società: sono volate parole pesanti

È chiaro che la Roma stia costruendo una nuova identità. Il suo rendimento in campionato parla chiaro, 5 vittorie in 6 gare e primo posto in classifica agguantato, una posizione che i giallorossi non ricoprivano da tantissimi anni.

Pensare ad una situazione del genere solamente un anno fa era paradossale. Prima De Rossi, poi Juric, poi il miracolo di Ranieri, il tutto in una sola stagione, sintomo di una mancata progettualità e di una società che non sapeva quale direzione intraprendere.

Ad oggi, consigliato da Ranieri stesso, attualmente dirigente sportivo del club, la musica è cambiata. Questo netto miglioramento ha un solo nome, quello di Gian Piero Gasperini, che in pochissimo tempo è riuscito a trasformare totalmente la sua rosa.

Non l’ha fatto dal punto di vista degli interpreti, i giocatori sono praticamente gli stessi. Ha cambiato la mentalità e l’approccio alle partite, facendo sognare la tifoseria, che ora più che mai si auspica di vincere il tricolore.

Il passato non è stato totalmente dimenticato

Tutto ciò che ha causato problemi sino ad ora non è però stato del tutto dimenticato. A Trigoria sono ancora presenti gli strascichi del passato, tant’è che a distanza di anni è emerso un caso che oramai sembrava essere andato nel dimenticatoio.

Si fa riferimento all’inaspettato addio di Nemanja Matic, ora centrocampista del Sassuolo. Il serbo ha parlato della sua esperienza nella Capitale durante un’intervista rilasciata a Sky Sport, durante la quale non ha avuto freni nei confronti dei suoi ex dirigenti.

Nemanja Matic – foto INSTAGRAM – SportMagazineTrentino

Parole durissime

Il classe 1988, arrivato a Roma per Josè Mourinho, ha spiegato che i patti non sono stati rispettati: Quando ho scelto la Roma e sono andato via dal Manchester United ho accettato un contratto di un anno anche se avevo altre squadre. Poi ho parlato con Mourinho, e alla fine ho scelto la Roma per lui e per i tifosi. Mi hanno detto che a gennaio avremmo firmato il prolungamento, ma a quel punto non si è visto nessuno“.

Quella promessa non mantenuta ha fatto sì che il calciatore non abbia vissuto al meglio i suoi ultimi mesi lì: “Mi sentivo continuamente in prova. A quel punto, ho parlato con la società dicendo che avrei dato il massimo fino alla fine della stagione, ma che a fine campionato le strade si sarebbero separate. Non ero io il problema, ma le persone che mi avevano promesso delle cose che non hanno mantenuto. Mi è mancata la stabilità, anche se non mi è mancato l’amore dei tifosi che mi hanno rispettato più della società. Avrei meritato maggior rispetto“. Una ferita ancora aperta, che dopo anni ha finalmente avuto la sua verità, sino ad ora ben nascosta.