LeBron e Doncic out? Lakers più forti dell’emergenza: la rivincita di Austin Reaves

Austin Reaves, mattatore per i Lakers contro i Kings - Sportmagazinetrentino.it

Austin Reaves, mattatore per i Lakers contro i Kings - Sportmagazinetrentino.it (Foto X)

Lo sloveno si deve fermare dopo la super-prestazione contro Minnesota, ma a Sacramento Los Angeles scopre un leader inatteso.

The show must go on. La bufera-scommesse scoppiata pochi giorni dopo l’Opening Night non ha infatti ovviamente modificato il fittissimo calendario di partite della NBA.

Che lo spettacolo vada avanti, quindi, con i suoi protagonisti a sorpresa, le prime delusioni e le sue tematiche tecnico-tattiche. A Est, ad esempio, la stagione è iniziata all’insegna di qualche risultato non esattamente ordinario.

Se infatti non sorprendono le difficoltà dei Celtics, reduci da un’estate tribolata trascorsa pensando ad abbassare il monte ingaggi, ci si poteva aspettare qualcosa di più dai Magic, caduti due volte dopo l’illusoria buona partenza contro gli Heat.

E a Ovest? La Western Conference sarà secondo gli analisti terra di conquista dei Thunder, che in effetti nelle prime uscite hanno lasciato solo le briciole agli avversari. Le mine vaganti, tuttavia, qui sono tante, a iniziare da quei Lakers, al momento più forti della sfortuna.

Western Conference, occhio alle sorprese: Los Angeles scopre nuovi protagonisti

Una delle partite più attese del lunedì notte era quella che opponeva L.A. ai Kings. E Los Angeles non ha steccato nonostante l’emergenza. Ancora senza LeBron, coach Reddick ha dovuto fare a meno anche di Luka Doncic, trovando però in Austin Reaves l’apriscatole necessario per bucare un avversario comunque deludente e incapace di sfruttare la buona vena di LaVine e De Rozan, autori di 53 punti in due.

Reaves è andato a referto da solo con 51 punti, con 11 rimbalzi e 9 assist, trovando un degno compare in Ayton, già convincente contro Golden State e autore di 22 punti e 15 rimbalzi. Per la guardia di origini tedesche è il best career high. Ora servirà continuità, ma per l’ex brutto anatroccolo, non scelto al Draft 2021 eppure capace di strappare un contratto, si tratta della prima, vera rivincita di una carriera che può finalmente decollare.

Il coach dei Lakers JJ Reddick - Sportmagazinetrentino.it
Il coach dei Lakers JJ Reddick – Sportmagazinetrentino.it (Foto X)

Doncic e Reaves da record: i Lakers mandano un messaggio a LeBron

Al termine del match contro i Timberwolves Doncic ha rimediato una distorsione ad un dito della mano sinistra e una contusione alla gamba sinistra, vedendo così rovinata la festa per la prestazione da record confezionata contro DiVincenzo e compagni: 49 punti, con 14/23 al tiro, 11 rimbalzi e 8 assist. Non male, anzi abbastanza per entrare nella storia della franchigia, dal momento che nessuno nelle prime 30 partite giocate per i Lakers era mai riuscito a fare meglio, nemmeno leggende come Kareem Abdul-Jabbar o lo stesso LeBron James.

Solo la sfortuna, quindi, sembra poter fermare l’ascesa di Doncic, al quale non resta che imprecare contro il destino che lo ha costretto a fermarsi proprio adesso che King James si è fermato. L’assenza di The Chosen One rischia tuttavia prolungarsi fino a metà novembre, pertanto Doncic potrebbe avere un’altra decina di giorni dal suo ritorno in campo per dimostrare di essere pronto per assumersi il ruolo di guida tecnica e carismatica della squadra. Con un Reaves così, un Ayton in crescita e un Doncic da record il messaggio in arrivo per LBJ è chiaro: nuovi leader crescono alla Crypto Arena, la dipendenza dal Re appartiene al passato.