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Il Trento sbatte contro il muro bellunese, al Briamasco è 0-0

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La partita può essere vista tranquillamente da entrambi i lati della medaglia. Dal primo, il Trento ha sprecato una buonissima occasione per sfuggire alle inseguitrici e allungare prima del big match di domenica; dall’altro lato, invece, ha comunque mantenuto la distanza di 5 punti dalla Manzanese che, fermata sull’1-1 dal Cartigliano, non ha potuto fare il passo in avanti utile per giocarsi lo scontro diretto con la possibilità di agganciare la compagine aquilotta.

La partita è stata più intensa che bella, con il Trento che nel primo tempo ha mantenuto un ritmo decisamente alto e in due occasioni ha sfiorato il gol che avrebbe sicuramente meritato ma, l’ottima fase difensiva del Belluno e la poca precisione degli attaccanti aquilotti soprattutto nella ripresa hanno impedito ai ragazzi di Parlato di portare a termine un’altra pesantissima vittoria.

Il rammarico più grande per i gialloblù di casa è stato sicuramente quello di non approfittare della superiorità numerica durata quasi oltre mezz’ora ma comunque c’è anche oggi qualche aspetto positivo oltre allo già citato vantaggio sulla Manzanese. Uno sicuramente è la porta inviolata mentre l’altro è l’aver ancora una volta ottenuto un risultato utile che si somma agli altri 14.

LA PARTITA: Il Belluno, schierato con un 3-4-2-1 che in fase difensiva si trasforma in una difesa a 4 affronta il classico 4-3-1-2 di Parlato. Sono proprio gli ospiti che partono forte e il Trento non riesce a ripartire ma la prima occasione da gol è proprio per i padroni di casa, quando al 10’ Ferri Marini stoppa palla sui 30 metri, si gira e calcia al volo una palla insidiosissima che termina sul palo graziando un Peterle ormai battuto.

Il Trento, dal palo di Ferri Marini, alza il ritmo e il Belluno fatica a uscire dalla propria metà campo, proprio grazie al forte pressing portato dai ragazzi di Parlato. Nonostante la forte pressione, i veneti di Mister Lauria sono pericolosi quando riescono a eludere il pressing e al 15’ vanno vicini al gol del vantaggio con una conclusione di capitan Corbanese dai 16 metri che termina però alta.

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I padroni di casa reagiscono al 18’ quando Contessa porta palla lunga la fascia sinistra e serve il giovane Pilastro che finta di calciare di sinistro, rientra sul destro e crossa al centro dove la difesa bellunese allontana ma al limite il pallone finisce sui piedi di Gatto che controlla e calcia debolmente, ma la conclusione è pericolosa e Poterle, immobile, la può solo guardare sfiorare il palo alla sua sinistra.

La partita si scalda quando siamo quasi alla mezzora: prima un cartellino giallo per simulazione a Masoch e un fallo non fischiato poco dopo a Quarzago scatenano le proteste degli ospiti, con un certo nervosismo che inizi a sentirsi tra i 22 in campo.

Dopo una buona fase il Trento non riesce più a costruire gioco ma, allo stesso modo, anche il Belluno fatica a tenere la palla e la partita perde di lucidità, con entrambe le squadre che non riescono a mantenere il pallino del gioco.

Al 42’ però è ancora il Trento che va vicinissimo al vantaggio. Lancio dalla trequarti perfetto per Aliù che controlla a seguire ed entra in area defilato, sterza rapidamente sul sinistro e calcia a botta sicura ma questa volta Peterle è bravissimo e riesce a respingere il tiro del bomber di casa negando così la gioia del vantaggio aquilotto.

Gli ultimi istanti del primo tempo scorrono senza grossi sussulti con le due squadre che vanno negli spogliatoi sullo 0-0 con un Trento che, sicuramente, avrebbe meritato qualcosa in più.

Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del finale della prima frazione, con le due squadre che faticano a creare gioco e occasioni ma l’episodio che può cambiare le sorti del match arrivare al 59’ quando Masoch, già ammonito per simulazione nel primo tempo, allarga troppo le braccia e subisce la seconda ammonizione che gli costa il cartellino rosso.

Nonostante la superiorità il Trento continua a faticare in fase offensiva e, anzi, al 65’ rischia addirittura di andare sotto quando la conclusione di Gjoshi supera una brutta uscita di Cazzaro ma è strepitoso capitan Trainotti a salvare sulla linea e mantenere così lo 0-0.

Al 70’ è ancora il Belluno che sfiora il gol vantaggio con una conclusione incredibile di Mosca dal vertice dell’area che prende una traiettoria pericolosissima e Cazzaro è costretto a respingere in angolo.

La migliore occasione del secondo tempo aquilotto arriva all’81’. Caporali si destreggia bene sulla destra e dal vertice dell’area pennella al centro un cross che il neo entrato Rivi colpisce di testa ma la sua conclusione non è precisa e termina alta non di molto.

Dopo solamente 3 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match. Il Trento, nonostante una mezz’ora di superiorità numerica non riesce a sfondare il muro bellunese e impatta su uno 0-0 che, alla luce del pareggio della Manzanese contro il Cartigliano, può essere visto a due facce: una buonissima occasione di allungare sprecata, o un+5 consolidato in vista del big match proprio tra Trento e Manzanese in programma domenica prossima al Briamasco. 

LE DICHIARAZIONI:

Soddisfatto il tecnico del Belluno che commenta il match così: “Siamo soddisfatti, abbiamo preparato la partita in un modo e l’abbiamo disputata in quella maniera anche se l’espulsione ha un po’ condizionato il match e siamo stati costretti ad abbassarci per proteggere il pareggio, ma siamo stati molto bravi comunque a fare il nostro.
Il Trento – continua Lauria- è la squadra favorita per vincere il campionato ma non solo come rosa, anche come società, come organico generale insomma, sotto tutti i punti di vista e per noi averli fermati è molto importante.”

Anche Mister Parlato è abbastanza soddisfatto: “Nell’arco dei 90 minuti meritavamo qualcosa di più visto che abbiamo creato di più ma non sempre purtroppo si può vincere. Abbiamo affrontato una buona squadra con un’ottima difesa. Abbiamo avuto una buona occasione nei primi 45 minuti e, come ho sempre detto, nel girone di ritorno è difficile trovare molti spazi e loro sono stati bravi a chiuderci. Nel secondo tempo abbiamo fatto di tutto per provare a fare il gol e non ci siamo riusciti ma comunque devo fare i complimenti ai ragazzi che come sempre spingono fino alla fine per portare il Trento nel più alto punto possibile.

“In questo momento devo guardare la prestazione che è stata buona e dobbiamo confrontarla con l’avversario che avevamo contro
– prosegue Parlato- abbiamo avuto occasioni e non le abbiamo sfruttate ed è una cosa che bisogna fare, ci prendiamo comunque il punto e lo teniamo stretto. Nel momento di superiorità numerica ci è mancata un po’ di calma, in alcuni momenti siamo stati tranquilli mentre in altri siamo stati troppo frettolosi e magari agitati, ho cercato di dare equilibrio in ampiezza e profondità e gli ultimi 15-20 minuti loro erano molto bassi e abbiamo faticato maggiormente.

TABELLINO:
A.C. Trento 1921 (4-3-1-2): Cazzaro; Contessa (69’ Tinazzi), Trainotti, Dionisi, Bran (85’ Santuari); Gatto, Pilastro (55’ Osuji), Caporali; Belcastro (80’ Rivi); Ferri Marini (55’ Comper), Aliù.
Allenatore: Parlato

Belluno 1905 (3-4-2-1): Peterle; Sommacal, Chiesa, Mosca; Gjoshi, Quarzago, Bertagno, Petdji; Masoch, Cescon (55’ Spencer); Corbanese.
Allenatore: Lauria

Note: espulso Masoch per doppia ammonizione al 59’

Arbitro: Burlando (Genova); Assistente 1: Scardovi (Imola); Assistente 2: Fumarulo (Barletta)

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