Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, alza al cielo laCoppa Italia.Il merito della vittoria degliazzurriè da attribuirsi altecnico calabrese. Subentra a dicembre allaguida tecnicanapoletana al posto di Carlo Ancelotti, in un momento complicato della stagione e ricostruisce uno spogliatoio lacerato conpazienzaespirito battagliero. Nellafinaleromana ilNapolibatte (con piglio) laJuventus (4-2)dopo icalci di rigore(0-0 al termine dei 90 minuti senza i tempi supplementari come da protocollo). DybalaeDanilo “tradiscono”Maurizio Sarridaldischetto;Meretcompie una prodezza sul fendente dellaJoyamentre il brasilianocalcia in curva. Ibianconeri, come da copione, vincono il possesso palla, tengono il pallino ma sfoderano una prestazione sterile e poco incisiva infase offensiva. La trama a “2 tocchi” voluto daMaurizio Sarriè il canovaccio del match, ma il centrocampo ancora una volta risultasbiaditoe l’attacco è (copiando la semifinale di ritorno con il Milan)evanescente. Il contributo delpacchetto medianoin zona goal è inconsistente e il “senso di vuoto” in area di rigore, per la mancanza delpuntello centrale, non è questione marginale. Gattuso, invece, interpreta la gara esaltando le peculiarità dei propriattori, schierando lasquadra copertacondue lineeallineate e adiacenti. IPartenopei“ingabbiano” iCampioni d’Italiasfoderando grinta e tenacia. I giocatori azzurri sono arcigni e non disdegnano con il passare dei minuti qualche sortita dalle parti dell’ottimoGigi Buffon. Insigneecompagnicrescono nella ripresa conpersonalitàesagacia tattica. Lacondizione fisicadelle squadre, dopo il lungo stop per il Covid19, è ancora approssimativa ma la squadra di Gattuso mostra la voglia di vincere e lacattiveria agonistica. I2 legnicolpiti da Lorenzo Insigne (nel primo tempo) ed Elmas (sui titoli di coda) fanno tremare i polsi ai tifosi dellaVecchia Signora. Alla fine irigoridanno ragione alNapoliche vince il trofeo, per i piemontesi è la seconda sconfitta (in finale) della stagione dopo quella maturata a Riad nellaSupercoppa italianacontro la Lazio. Il Napoli “sorseggia” la Coppa, la Juve mastica amaro. Emanuele Peregowww.emanueleperego.itwww.perego1963.it
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