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La Sfera e lo Spillo

I Bagai entrano nella storia: cinici e “senza cuore” vincono contro la “Beneamata”

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Nella sua prima stagione in Serie A il Monza vince nel salotto della Scala del Calcio.

Raffaele Palladino e i suoi Bagai superano, nel match del sabato sera, l’Inter dopo una gara vibrante.

Il Monza nelle 4 partite contro Inter e Juventus colleziona 3 vittorie e 1 pareggio mettendo in carniere 10 punti.

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Alla trentesima giornata i brianzoli si collocano al 12esimo posto in graduatoria con 38 punti. Il club di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è a un passo dalla storica salvezza.

Sul green del Giuseppe Meazza i biancorossi, seguiti da 3.500 tifosi provenienti dalla Brianza, compiono l’impresa.

La rete decisiva sugli sviluppi di calcio d’angolo porta la firma del difensore Luca Caldirola. Il trentaduenne nativo di Desio (provincia di Monza Brianza), per ironia della sorte, è cresciuto calcisticamente sui campi verdi della Pinetina.

Il tecnico del Monza, dopo il pareggio di Udine, schiera una formazione compatta e duttile.

Davanti al portiere Di Gregorio (anche lui ex di turno), il muro difensivo è composto da Izzo, Pablo Marí e Caldirola. Sui binari esterni corrono il fante Ciurria e l’imperatore Carlos Augusto. Nel mezzo si posiziona il capitano Pessina con Rovella.

Sulla trequarti l’ex Stefano Sensi e Colpani sostengono l’unica punta Dany Mota.

La prima frazione di gioco è tattica e bloccata. Mister Palladino non concede la profondità ai nerazzurri abbassando di qualche passo la linea difensiva.

Annotiamo sul taccuino del cronista che Lukaku di testa spedisce la sfera a lato, Correa scalda i guantoni del portiere biancorosso.

Nella ripresa si accende la contesa. Il Monza inizia con piglio più bellicoso accompagnando il consueto possesso palla con azioni precise e pungenti.

L’ingresso di Birindelli sistema la corsia di destra liberando Ciurria dai compiti difensivi. Machin (al posto di Rovella) entra con personalità esercitando il potere nella mediana.

I biancorossi sbloccano lo score sul già citato giro dalla bandierina. Cala il gelo di aprile su San Siro, lo schiaffo è forte.

La truppa di Simone Inzaghi organizza la reazione guidata dai nervi più che dalla manovra corale.

Nel finale, i nerazzurri collezionano qualche scaramuccia davanti al portone biancorosso. La paratia difensiva regge e Di Gregorio abbassa la saracinesca.

È notte fonda per l’Inter, vittoria di prestigio che alimenta il progetto del futuro per il Monza.

I Bagai entrano nella storia: cinici e “senza cuore” vincono contro la “Beneamata”.

Emanuele Perego             www.emanueleperego.it              www.perego1963.it

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