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Hockey Serie A, un giovedì di derby
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3 anni fail
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RedazioneIntenso giovedì per la IHL – Serie A. Si giocano due derby altoatesini valevoli anche per la qualificazione ai playoff del massimo campionato di hockey su ghiaccio. A Collalbo, i padroni di casa del Renon cercheranno di far valere la loro buona tradizione contro l’HC Gherdeina valgardena.it . Le Furie, infatti, non hanno mai vinto alla Ritten Arena dal 2014. L’HC Merano Pircher, invece, ospita il Wipptal Broncos Weihenstephan. Per la formazione dell’Alta Val d’Isarco è la prima partita stagionale in cui i Broncos si misureranno contro un avversario della Serie A.
Il Renon è partito abbastanza bene in questo inizio di stagione e per ora non ha mai perso nelle tre gare sul doppio binario Alps/Serie A. Ne parliamo con il 24enne difensore Marco Marzolini, terza stagione in forza ai Buam, che compie una disamina molto lucida: “Le vittorie a Merano e Kitzbuhel, tutte arrivate dopo i regolamentari, ci dicono che gli avversari sono molto pronti. Mi sarei aspettato, per le forze in pista, dei successi più netti da parte nostra. Ma siamo anche ad inizio stagione.” La tua formazione è sicuramente più rinforzata e quindi c’è un po’ più di aspettativa:? “Di sicuro il Renon di questa stagione è una formazione molto più esperta di quella dell’ultimo torneo dove invece eravamo considerati degli “underdogs”. Di sicuro abbiamo degli obbiettivi certi, però, come visto dai risultati, bisogna giocare con un orizzonte temporale più vicino e non pensare con la testa di essere superiori altrimenti non si va da nessuna parte. Bisogna lavorare ed affrontare gara dopo gara con molta tranquillità.” Come si può spiegare il gioco del Renon?: “Semplificando al massimo, il nostro scopo è tenere lontano il disco il più possibile dalla nostra difesa e dallo slot dei nostri portieri e poi pattinare. In questo senso il coach Santeri Heiskanen, al secondo anno, è molto preciso sul tipo di gioco da adottare.” Nelle ultime stagioni il Renon è sempre arrivato alle semifinali playoff Scudetto a dimostrazione di un gruppo sempre competitivo:” Sicuro. C’è un clima nello spogliatoio di grande unità ed inoltre anche con gli ultimi avvicendamenti dentro e fuori dal ghiaccio, (l’ex capitano Dan Tudin e l’ex Presidente Thomas Rottensteiner), l’ambiente è rimasto uguale, molto sereno e favorevole per fare bene. “ A proposito le tue condizioni fisiche:” Ho preso una botta alla spalla contro il Merano ma è solo un lieve infortunio e la settimana prossima sarò nuovamente a disposizione.”
Come ogni inizio stagione si fanno già i primi bilanci anche se il torneo è ancora lunghissimo. L’HC Gherdeina valgardena.it con tre sconfitte in altrettante partite, spicca per la partenza negativa. Una formazione che lo scorso anno ha fatto molto bene, almeno in ambito Alps con la prima conquista dei playoff, ma che in questo primo scorcio è ancora a zero punti. Ne parliamo con l’attaccante David Galassiti, cresciuto nell’Egna, un passato nelle nazionali giovanili azzurre, ed in questa stagione al quarto anno in forza all’attacco delle Furie. “Possiamo dire che la partenza non è stata delle migliori rispetto a quanto avevamo ipotizzato e per quanto avevamo lavorato. Le sconfitte iniziali contro Asiago e Lustenau, considerate squadre tra le migliori di questa Alps ci possono stare visto la caratura degli avversari. Quella contro lo Zell am See no perché il team austriaco sarà una delle nostre principali contendenti nei momenti caldi del torneo. Proprio in questa stagione sembra esserci molto equilibrio e quindi alcuni avversari, sulla carta potenzialmente abbordabili, possono dare molto filo da torcere.” Ma state lavorando per migliorare la situazione: “Abbiamo un allenatore di estrema professionalità e di grande carriera come il finlandese Hannu Järvenpää che ci trasmettendo i suoi metodi e vale a dire il possesso pieno del disco e del gioco. Quindi ci vuole il giusto tempo. Inoltre possiamo avere due MVP della Alps delle passate stagioni come Colin Furlong in porta e Brad McGowan in attacco. Sono sicuro che stiamo sulla strada giusta e siamo anche una squadra molto giovane. Tempo al tempo, come si dice. Ora ci attende un’altra impegnativa sfida contro il Renon e di solito a Collalbo abbiamo sempre perso ma cercheremo di fare il nostro meglio. ” Come ti senti per giocare in una valle che ha dato tanto all’hockey italiano: “ Per me è un assoluto onore poter giocare in Val Gardena dove l’hockey ha una grande tradizione. Inoltre l’Alps è un campionato che permette ai giovani di crescere e di poter essere ambiziosi. Se penso ad alcuni come Simon Pitschieler e Diego Glück che ora giocano in ICE.” Fuori dal ghiaccio stai studiando scienze motorie ed insegni già a scuola alle elementari di Laives. “ Si l’hockey mi ha insegnato tanto e cerco di trasmetterlo anche ai miei alunni. Solo con il gruppo e l’aiuto di tutti si vince e con la piena cooperazione. Credo che sia molto interessante far capire ai giovanissimi come si può fare meglio negli sport di squadra e nella ginnastica in generale.”
L‘HC Merano Pircher è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale da tre punti. Le Aquile, giovedì, saranno di nuovo alla MeranArena per affrontare un altro derby altoatesino contro i Wipptal Broncos Weihenstephan dopo quello perso ai rigori contro il Renon. “ Cerchiamo veramente un successo pieno e netto. Sarebbe una bella iniezione di fiducia. Vogliamo vincere questa partita perché è importante nel nostro percorso di crescita e soprattutto perché il Vipiteno potrebbe essere un diretto concorrente per la corsa ai playoff Scudetto. “ Esordisce un emozionato Thomas Mitterer che, pur tra i veterani dei bianconeri, è alle sue prime partite in carriera della Serie A. “La prima gara contro il Renon è stata un’autentica emozione. Il livello è decisamente cambiato rispetto agli anni della IHL. Inoltre nel complesso, giocare in Alps/Serie A, permette di avere tante partite e soprattutto avversari molto determinati in ogni giornata. Anche con il Graz, sabato, siamo entrati già convinti di fare bene e dopo il primo goal pensavamo di avercela già fatta. Invece il team avversario ci ha dimostrato che nulla è scontato. Una bella lezione. Ma credo che questo sia uno dei maggiori meriti della Alps. “ Quindi il Merano dove deve iniziare a migliorare? ”Dobbiamo sicuramente sbloccarci in attacco. Per adesso dipendiamo da una linea. Invece deve esserci la capacità di essere più pericolosi con tutti i blocchi. Abbiamo molte potenzialità ma non dobbiamo beccare la giornata storta. Inoltre dobbiamo impegnarci al 120% se vogliamo avere qualche chance di successo e di conseguenza vincere ed attrarre più pubblico a vederci. Abbiamo anche il merito di essere una squadra di veri amici dove ognuno lotta per l’altro.” Come lavori ti occupi dell’assistenza a ragazzi che soffrono di autismo e quindi hai una certa sensibilità. Come incide sul tuo modo di porti in spogliatoio:” Posso dire che quando perdo con la squadra o quando si affacciano dei piccoli problemi all’orizzonte, ho la capacità e l’energia giusta per affrontarli proprio in virtù del lavoro che faccio ed in cui devo confrontarmi con situazioni molto più difficili. Anche la gestione della rabbia (in pista) è molto migliorata sapendo come si possono risolvere certe situazioni. Una vera lezione di vita.”
Una carovana di macchine parte per Bressanone da Vipiteno nel tardo pomeriggio di ogni giorno della settimana eccetto la domenica. Continua così l’avventura dei Broncos per ovviare alla mancanza dello stadio. “Come da febbraio scorso, ci è richiesto, anche per questa stagione, questo piccolo sacrificio in attesa poi della pista temporanea che è già in costruzione. I pulmini sono per le giovanili, noi facciamo gruppi di macchine per allenarci a Bressanone. Come squadra senior abbiamo accettato questa situazione per il bene dei Broncos e della città e per poter continuare l’attività agonistica. Ma siamo ben determinati in attesa poi che un giorno torni tutto alla normalità. Ci piace troppo questo sport per poterci fermare di fronte alla avversità di questi ultimi mesi. Alla fine riusciamo a conciliare tutto.” Chi parla è il veterano Markus Gander che per il secondo anno consecutivo è tornato a vestire la maglia del suo luogo natale dopo una lunga e proficua carriera tra le migliori formazioni italiane. “ Ma come inizio di stagione e date le circostanze non ci possiamo lamentare. Abbiamo ben giocato contro Salisburgo e Vienna. Il gruppo degli stranieri, tutti nuovi, si è rilevato molto affiatato e concreto ed al di sopra delle aspettative (Cianfrone, Lorraine e Salo). L’allenatore ci conosce molto bene visto che Dustin Whitecotton è alla terza stagione. Ora ci apprestiamo ad un ciclo di otto trasferte consecutive. Questo per noi sarà un duro banca di prova ma sono sicuro che possiamo fare bene. “ Contro il Merano cosa ti aspetti.” Abbiamo già incontrato i nostri avversari in pre-stagione durante il Memorial Brunner nella finale del 3° posto che abbiamo vinto al supplementare (4:3). Però, giovedì, potrebbe essere diverso. Dobbiamo partire bene perché questo match vale anche per la classifica della Serie A e sarebbe un bel regalo andare ai playoff Scudetto come grande segnale per tutto il nostro ambiente. “
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