Moto
Grande successo per la seconda edizione dell’RSP CLASSIC 2022
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2 anni fail
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RedazioneIl notevole impegno profuso dalla macchina organizzativa della RSP CLASSIC diretta da Guido Zocchi, coadiuvato da Franco Rippa e Stefano Pecora, ha riportato anche quest’anno un riscontro degno di nota.
Dopo l’ottimo risultato registrato nell’edizione d’apertura, il 2022 ha quindi rappresentato un nuovo step in avanti. Già dalla vigilia vi erano tutte le premesse per una seconda edizione densa di emozioni e le attese non sono state deluse.
Quasi 200 piloti iscritti provenienti da 11 nazioni sono approdati sul rinomato impianto “Ciclamino” di Arco di Trento per un weekend dedicato ai nostalgici dal cuore tassellato.
La 125 ha aperto le ostilità e ha assistito ad un assolo di Matteo Borghi che ha primeggiato per distacco in tutte le frazioni, vincendo sempre con un considerevole margine di vantaggio sugli inseguitori.
Il pilota della Honda si è imposto nella categoria riservata alle ottavo di litro realizzate dal 1982 al 1989, mentre Sergio Hotmar Pozzi su Aspes si è assicurato il trionfo nel lotto dei mezzi progettati fino al 1981.
E’ poi toccato alla Twinshock: nella classe dedicata agli Under 59 ha dettato legge Alessio Soldà, vincitore per distacco dinanzi a Ivano Ferrari e Paolo Casella, mentre Valter Chiappa è salito sul gradino più alto del podio nella Over 60, mettendosi alle spalle il britannico Kevin Reed al termine di tre batterie combattute.
Ha fatto seguito la Evo, divisa tra i piloti Under 49 e Over 50: nella prima Gianluca Credi ha acciuffato il trionfo assoluto sulla Honda, merito di una perentoria tripletta, mentre nella seconda è stato il portacolori della Kawasaki, Stefano Miani, a spuntarla.
Subito dopo ad essere protagonisti sono stati i corridori della classe Super Evo e Open, con Daniele Dallatomasina e il belga Julien Vander Auwera capaci di rubare la scena al resto del gruppo, vincendo le rispettive categorie. Immancabile poi la classe 50, fiore all’occhiello della manifestazione: l’olandese Johan Kistemaker è riuscito per un’inezia ad avere la meglio nei confronti del connazionale Pedro Van Hout sulle moto realizzate fino al 1977.
Successo a tinte arancioni bissato anche nella classe riservata ai propulsori dal 1978 al 1982, per via della brillante prestazione di Dave Xhofleer che ha avuto la meglio nei confronti dell’azzurro Stefano Dalla Libera. Battaglie all’ultimo respiro in tutte le heat della Team Nations, classe che ha visto confrontarsi svariati nomi di calibro internazionale.
Il trionfo è andato alla compagine inglese gestita da Bruno Mamprin, grazie alle eccellenti performance di Brad Anderson, vincitore di due manche, Jamie Skuse e Ryan Voase. Piazza d’onore per l’Italia, che si è comunque difesa egregiamente con Andrea Cervellin, Giorgio Antoniazzi e Pier Filippo Bertuzzo, quest’ultimo trionfatore in Gara 2.
Tra le varie manche disputate, vi sono da segnalare le due della Twinshock svolte nella giornata del sabato valide per il Trofeo Basilio Portelli, in ricordo dell’importatore della Maico.
Una premiazione speciale che ha visto salire sul palco Jonathan Beaulieu, Paolo Casella, Alessandro Daverio (primi tre piloti Maico nella under 60), Valter Chiappa, Paolo Proverbio e Claudio Erculiani (primi tre classificati della over 60), affiancati sul podio da Gianluca e Stefania, figli dell’indimenticato Basilio.
Da mettere in risalto anche l’International Trophy Vintage Motocross 50, competizione riservata alle piccole zanzare del cross che, dopo la tappa d’esordio in Svezia, ha chiuso le ostilità in Italia. L’Olanda non ha avuto rivali, guadagnando con pieno merito il titolo davanti all’Italia e alla Svezia.
All’evento hanno presenziato nomi di spicco del motocross vintage: dai campioni europei Brad Anderson e Andrea Cervellin, passando per Pier Filippo Bertuzzo e Ivo Lasagna, pluricampione nazionale di sidecarcross.
Anche fuori dal tracciato i tifosi hanno potuto incontrare personaggi di assoluto valore quali Paolo Caramellino, campione tricolore Juniores 1983 classe 125, Patrick Paintendre, organizzatore del celebre Motocross Nations Classique de Ahun, e Iller Aldini, storico capo meccanico del Team gestito da Michele Rinaldi.
Da annotare anche la partecipazione della belga Brenda Wagemans, prima donna iscritta alla RSP CLASSIC che si è disimpegnata bene nella Team Nations.
Una vera e propria festa del motocross, nella quale gli appassionati hanno potuto fare un tuffo nel passato, ammirando mezzi leggendari rimasti nel cuore dei tifosi. Un nuovo significativo tassello è così stato apposto dalla RSP CLASSIC, una gara destinata a diventare un must nel mondo delle ruote tassellate.
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