Gesti e proteste, i casi Embiid e Morant scuotono la NBA: cosa può succedere
Non c'è pace per Joel Embiid - Sportmagazinetrentino.it (Foto X)
Inizio di stagione tribolato per tante stelle NBA: c’è chi si è già infortunato e chi si è messo nei guai da solo.
Anche i fuoriclasse possono concedersi qualche passaggio a vuoto. Non ci si illuda, però, che siano indolore e che non lascino il segno dal punto di vista mediatico.
Il destino dei campioni è far parlare di sé sempre e comunque. Nel bene e nel male. Se la squadra vince il merito, o meglio i titoli, saranno quasi sempre tutto loro, a prescindere dal livello delle prestazioni. Se si perde, il rischio è quello di fare da capri espiatori.
Ne sanno qualcosa le stelle NBA che dopo meno di un mese di stagione sono alle prese con problemi assortiti. C’è chi deve ancora debuttare (LeBron) e chi è già finito in infermeria (Davis, Young). E chi è finito semplicemente nella bufera per motivi comportamentali.
Joel Embiid e Ja Morant sono i leaders indiscussi di Sixers e Grizzlies. Le speranze di stupire in stagione delle due franchigie sono legate ai loro guizzi. Peccato che i due siano lontani dai rispettivi tempi migliori, che per entrambi sono ormai vecchi di qualche anno. Con la conseguenza di perdere il controllo dei nervi.
Tensione Grizzlies: sarà divorzio da Morant?
A 26 anni Morant ha il futuro davanti. Ma prima o poi quel futuro dovrà prenderlo in mano. La seconda scelta del Draft 2019 è fermo al titolo di Most Improved Player vinto nel 2022. Vero che Memphis non lo aiuta a progredire, ma dovrebbe avvenire il contrario. La sua ultima mattana, il turno di sospensione per condotta dannosa nei confronti della squadra per le critiche a coach Iisalo, è costato ai Grizzlies il ko a Toronto, ma soprattutto ha portato un’evitabile tensione interna, in aggiunta a quella già esistente a Memphis alla vigilia dell’inizio della stagione.
Morant non digerisce lo scarso minutaggio che sta avendo, ma è altresì vero che il rendimento non è all’altezza delle sue possibilità. Secondo quanto trapela molte squadre stanno monitorando la sua situazione e non si esclude la clamorosa ipotesi di una trade.

Embiid ci ricasca: Joel ‘il wrestler’ fa arrabbiare i Sixers
Non migliore è la situazione di Embiid. Il centro franco-camerunese che ha legato la propria carriera ai Sixers dovrebbe avere dalla propria la saggezza suggerita dall’età (31 anni), ma a volte la frustrazione fa brutti scherzi. Il gesto a favore di telecamera durante il match contro i Celtics, la famosa Tripla H dei wrestlers di cui si era già reso protagonista in passato, gli è costato una multa, alla quale Embiid ha deciso di replicare attizzando il fuoco delle polemiche: “Fareste meglio a multare gli arbitri quando fanno il gesto di un ‘blocking foul’ visto che io non lo posso fare“.
Come dire, c’erano modi migliori per festeggiare l’attesissimo ritorno in campo dopo oltre nove mesi di assenza per il problema al ginocchio che lo ha costretto ad operarsi ad aprile. Coach Nurse e tutto lo staff dei Sixers hanno protetto la propria stella risparmiandogli la preseason e si sarebbero aspettati solo buone prestazioni sul parquet. Ma questa è la vita da fuoriclasse…
