Gli azzurri dell’atletica l’hanno seguita in tv dal campus dell’università Waseda, a Tokorozawa, dove sono arrivati stamattina e dove passeranno i primi giorni di adattamento al fuso orario del Giappone. Altri – quelli non ancora partiti per il Giappone – hanno palpitato da casa, dall’Italia, mentre preparavano i bagagli prima del decollo dei prossimi giorni. E poi hanno postato sui social tutta la propria attesa.
Con il cuore, e con la mente, erano già tutti a Tokyo, nel giorno della cerimonia d’apertura di un’Olimpiade aspettata per cinque anni, rinviata di dodici mesi per la crisi sanitaria mondiale e finalmente iniziata. Una festa senza pubblico in tribuna ma piena di colore, significato, divertimento e messaggi di speranza, sotto l’insegna dei valori dello sport e di un mondo che vuole tornare a vivere. Emozionante l’omaggio alle vittime del Covid-19, il racconto di come gli sportivi si siano ingegnati per fronteggiare il periodo della pandemia e anche la clip con le immagini di piazza Duomo a Milano desolatamente vuota durante il lockdown. In una cerimonia ricca di cultura giapponese (la bandiera nazionale portata da atleti e personale sanitario, i cinque cerchi realizzati con il legno delle 47 prefetture), con oltre 1800 droni a disegnare in cielo il logo di Tokyo 2020 e seguita in tribuna dell’imperatore Naruhito e dal presidente del CIO Thomas Bach, ad accendere il braciere olimpico come ultima tedofora è stata la tennista Naomi Osaka.
La delegazione dell’Italia Team, in bianco, ha sfilato per diciottesima in base all’alfabeto giapponese. A tenere alta la bandiera, gli alfieri Elia Viviani (ciclismo) e Jessica Rossi (tiro a volo), applauditi dal presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali.
Per gli azzurri, una rappresentanza di 110 atleti di ventuno discipline diverse, insieme al segretario generale del CONI, Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica: soltanto una parte dei 384 atleti azzurri attesi in Giappone, record di presenze ai Giochi. A precedere l’accensione del braciere, la bandiera del CIO portata con orgoglio dalla pallavolista azzurra Paola Egonu. Benvenute Olimpiadi. Finalmente è Tokyo 2020. E tra sette giorni, da venerdì 30 luglio, sarà l’ora dell’atletica.