Finalmente arriva la verità sulla Coppa Davis, non è colpa di Sinner | Situazione ASSURDA
Sinner ha dato forfait in Coppa Davis - Wikicommons - Sportmagazinetrentino.it
Continua a suscitare polemiche la decisione di Sinner di non disputare le fasi finali di Coppa Davis. Ora però appare tutto molto più chiaro
Si è arrivati a un passo dall’interrogazione parlamentare. Il rifiuto di Jannik Sinner a disputare le fasi finali di Coppa Davis ha scatenato un autentico putiferio, una discussione accesa in tutto il Paese a cui hanno preso parte giornalisti, intellettuali, grandi esperti di tennis e neofiti della racchetta.
Un guazzabuglio di polemiche da cui il fuoriclasse di San Candido si è abilmente sottratto preferendo concentrare energie e impegno sui tanti eventi agonistici che lo attendono da qui alle prossime settimane.
Sinner ha risposto alle critiche a modo suo, vincendo il torneo Atp 500 di Vienna: un buon viatico in vista del grande appuntamento di fine anno, le Atp Finals di Torino a cui prenderà parte da campione in carica.
Ciononostante intorno al numero 2 del mondo il dibattito continua ad infuriare e i social da questo punto di vista rappresentano il veicolo perfetto per diffondere opinioni e pareri, in buona parte contrastanti.
Sinner non ascolta nessuno, ma c’è chi lo difende a spada tratta
L’assenza di Sinner alle fase finali della Davis resta molto pesante e con ogni probabilità proprio a causa del suo forfait la Nazionale italiana farà molta fatica a conquistare il trofeo per la terza volta consecutiva.
Chi pensava che i vertici della Federazione Italiana Tennis si ergessero a principali accusatori del tennista altoatesino ha fatto male i calcoli. Anzi, il presidente Angelo Binaghi si è lanciato in un’accorata difesa del giovane campione azzurro.

Il forfait in Coppa Davis? Era già tutto scritto
“Quando ho capito che non sarebbe andato a Bologna per le finali di Davis? L’anno scorso. Jannik lo disse davanti a me e al ministro Giorgetti a Torino durante le Finals. Una scelta “dolorosa” ma che “abbiamo capito e condiviso – spiega Binaghi -, la storia ci insegna che ogni sua rinuncia ha prodotto conseguenze positive“.
Il numero uno della Federazione difende a spada tratta Sinner: “Per l’Italia è più importante che lui torni numero 1 di un’altra Davis. La sua famiglia e il suo team erano stati chiari fin da subito, lo difenderò sempre e a prescindere. La riconoscenza nei confronti del tennis italiano si concretizzerà quando tornerà numero 1 al mondo”.
