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Finale amaro per Trento: Tortona vince 81-82

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QUINTETTO BASE TRENTO: Flaccadori, Atkins, Lockett, Forray, Grazulis
QUINTETTO BASE TORTONA: Cain, Candi, Daum, Macura, Christon

La Dolomiti Energia Trentino accarezza il sogno di una clamorosa rimonta trascinata dai canestri di un esaltante Matteo Spagnolo, ma deve arrendersi 82-81 al termine di 40′ di intensità, equilibrio, rimonte. Beffardo, davvero beffardo il finale di una gara-4 che si chiude con uno 0/2 in lunetta di Spagnolo, autore di una partita da fenomeno assoluto chiusa con 23 punti e 8 rimbalzi che hanno contribuito in maniera determinante a rimettere in partita un’Aquila scivolata anche a -14 nel cuore del terzo quarto.

Tortona trova in Christon e Daum i suoi match winner e con il 3-1 approda alla seconda semifinale scudetto consecutiva: la BLM Group Arena tributa ad uno Spagnolo in lacrime e a tutti i suoi compagni una standing ovation da brivido che sancisce una volta di più il rapporto fortissimo tra il pubblico di Trento e una squadra che si è dimostrata più che mai “dura a morire”, come recita il suo motto.

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La cronaca | Nel primo quarto la Dolomiti Energia parte da dove aveva lasciato in gara-3: Flaccadori e Grazulis si mettono subito in ritmo (11-5), poi sono le giocate di Udom e Spagnolo a dare continuità al buon momento dei padroni di casa in attacco. È proprio un gioco da tre punti del classe 2003 a firmare il 25-17 con cui si chiudono i primi 10’. Tortona però non ci sta e tira fuori un secondo quarto ai limiti della perfezione per continuità ed efficacia sui due lati del campo riprendendosi l’inerzia della partita: l’Aquila riesce ad opporsi solo o quasi con il cuore infinito di capitan Forray, che segna 9 dei 12 punti dei bianconeri in un secondo quarto in cui sale la pressione offensiva di Christon e Daum (39-44).

Atkins riavvicina i suoi, ma la Bertram sembra inarrestabile con le sue stelle a segnare un canestro dietro l’altro: Grazulis limita i danni con la tripla del -10. È il momento in cui in tolda di comando arriva il generale Spagnolo: la raffica di canestri del numero 9 di Trento esalta il pubblico e riavvicina passo dopo passo i bianconeri nel punteggio. I punti (erano 5 dopo i primi due quarti) diventano in un attimo 19: e l’Aquila è improvvisamente 65-70. Udom segna una tripla incredibile, Grazulis si ripete poco dopo per il clamoroso sorpasso (78-76). I liberi di Christon tengono avanti Tortona, quelli di Spagnolo a un secondo e mezzo dalla fine si stampano sul ferro. È il basket: esaltante e crudele. Tortona è in semifinale ma il palazzetto di Trento onora gli sconfitti.

Trento (81) – Tortona (82)
(27-19; 39-44; 59-70; 81-82)

Trento: Conti 0, Spagnolo 23, Forray 12, Zangheri ne, Flaccadori 9, Udom 13, Dell’Anna ne, Crawford 2, Ladurner 0, Grazulis 17, Atkins 5, Lockett 0

Tortona: Christon 21, Mortellaro ne, Candi 6, Tavernelli 0, Filloy 0, Severini 0, Harper 9, Daum 20, Cain 9, Radosevic 6, Macura 11, Filoni ne

Le parole di coach Lele Molin“Congratulazioni a Tortona per la vittoria nella serie e in bocca al lupo per il prosieguo dei playoff. Congratulazioni alla mia squadra, che in una stagione in cui abbiamo cambiato tanto rispetto allo scorso anno si è resa protagonista di un percorso di crescita che ha reso tutti orgogliosi. Grazie al palazzetto, che anche oggi ci ha spinto e sostenuto in ogni istante e che anche dopo il suono della sirena ci ha abbracciati e ringraziati. Stasera abbiamo perso, ma abbiamo dato tutto e abbiamo consumato tutto quello che avevamo da dare. Ringrazio i miei collaboratori, lo staff medico, atletico e fisioterapico, e un club che ci ha fatto lavorare con serenità e coesione. Rispetto a 12 mesi fa chiudiamo la stagione con un sapore molto diverso, ma il passo in avanti non dev’essere semplicemente questo: da qui ripartiremo per continuare a crescere. Le lacrime di Matteo? Sono un po’ più vecchio di lui, ho perso anche finali scudetto per un punto. So che tipo di emozioni debba provare, ma sono convinto che questa esperienza per lui diventerà un momento importante di consapevolezza su cui continuare a costruire una grande carriera”. 

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