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Equitazione

Filippo Bologni vince il GP Il Resto del Carlino, all’Arma il Campionato Interforze

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@Marco Proli

Una giornata all’insegna dell’Arma dei Carabinieri, quella appena terminata al G.e.s.e. di San Lazzaro di Savena.

Dove un molto emozionato Appuntato Filippo Bologni con Diplomat ha appena conquistato il suo primo Master d’Italia Indoor, scrivendo il suo nome nell’Albo d’Oro del Memorial Dalla Chiesa.

La giornata era cominciata bene per lui, con la vittoria nella C130 a tempo tabella C Duemme Pack con Boomber, Sella Italiano baio del 2014 da Baedeker: stavolta era lui lui davanti a Giovanni Fanti e Gin Tonic 153, invertendo il risultato della C130 di ieri. Terza il Sergente maggiore Alice Bertoli con Galileo, baio Kwpn del 2012.

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Ed è continuata ancora meglio: primo a partire per l’Arma con Quilazio, ha vinto insieme a Bruno Chimirri e Giacomo Casadei la sentitissima prova finale del Campionato Interforze a squadre, una C135 dove la formula di gara coinvolge in modo particolare nono solo gli atleti in campo, ma anche il pubblico.

Tre giri senza errori sugli ostacoli per l’Arma, argento per la squadra dell’Esercito Italiano composta dal Caporal Maggiore Capo Filippo Martini di Cigala e Unité dell’Esercito Italiano, Caporale Guido Franchi su Esmeralda del Colle e Caporale Lorenzo Correddu con Touche d’Arrogance, terze le Fiamme Oro con Luca Coata e Federico e Francesca Ciriesi e quarta l’Aeronautica con Giulia Martinengo Marquet, Francesca Arioldi ed Emilio Bicocchi.

Poi è stato il momento della C145 del Gold Tour Gran Premio Il Resto del Carlino: una quarantina i binomi partenti della categoria più attesa del Memorial, tra i quali ha prevalso Filippo Bologni in versione Diplomat. Solo lui e Federico Ciriesi terminano il primo giro senza errori sugli ostacoli, lo chef de piste Mario Breccia ha disegnato un percorso tecnico che richiedeva tutta la concentrazione dei cavalieri.

Il barrage è stato quindi, come sempre, uno spettacolo: al termine Filippo Bologni conferma la sua prima posizione dopo il primo giro e vince il Memorial Dalla Chiesasenza penalità, unico a riuscire nell’impresa di rimanere indenne da errori insieme al secondo classificato Federico Ciriesi che si deve accontentare dell’argento solo per quel po’ di tempo impiegato in più.

Terzo quell’istrione del salto ostacoli che è Natale Chiaudani: un cavaliere che cerca l’attenzione del pubblico e la trova sempre, perché vederlo mentre dà spettacolo sui salti con il suo piccolo, grandissimo Cintender è sempre un piacere che in pochi sanno regalare.

Ma ci sono cose che vanno oltre ai tre gradini del podio: come la solidità del Luogotenente dell’Aeronautica Stefano Nogara, che ogni volta termina un percorso con la sua sensibilissima grigia Just a Dream la ringrazia e accarezza con un trasporto che ci colpisce sempre; o la grinta indeflettibile di quel fenomeno con la giacca più verde che c’è, Gianni Govoni, e anche se arriva quinto ti strappa gli applausi dalle mani perché lui è Master of the Faster e non si risparmia mai. O la grazia di Gloria Curzola, unica amazzone in barrage con la sua ottima Nico Chicco van de Padenborre: a Gloria è andato il premio Nada Trivial per la migliore amazzone del XXXI Memorial Dalla Chiesa.

Quanti bei salti da raccontare, quanti bei percorsi che fanno emozionare: anche quelli della C125 del Gran Premio del Silver Tour, il Memorial Alessandro Zanini Mariani. Tra loro il migliore oggi è stato Alessandro Giordano con Taide, Sella Italiana del 2012 che ha preceduto di pochi centesimi Elisa Mazzi su Lily des Parts Z. Terzi Nicolò Angelini e Iolga M, anche loro netti sugli ostacoli ma meno veloci nel portare a termine il percorso.

Ancora una volta scende il sipario su questo concorso così particolare: abbiamo ancora negli occhi gli spalti e le tribune pieni di pubblico, è così bello e poco frequente vedere tante persone assistere alle gare di salto ostacoli. Ma questo non è un concorso come gli altri: c’è qualcosa di più, ci sono dei valori da ricordare e condividere, ci sono le emozioni da vivere tutti insieme, come se fossimo tutti parte della stessa squadra.

Te ne accorgi quando mille mani applaudono per affetto binomi che magari non sono i più competitivi della categoria, quando tutti si alzano in piedi per cantare insieme l’Inno di Mameli suonato dalla Fanfara Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri di Firenze. 

E ogni anno ci sono più persone, e si vorrebbe avere la bacchetta magica e far diventare più grande il maneggio coperto del G.e.s.e. per avere più spazio e accogliere tutti, senza lasciare nessuno indietro.

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