Evaristo Beccalossiè stato nel palcoscenico delcalcio italianodegli anniSettantaeOttantadel secolo scorso un autenticofuoriclasse nostrano. Gianni Brera, poeta e giornalista pavese, coniò per ilfantasista brescianoil soprannomeDriblossi. IlBeccaera un giocatore dotato diclasse cristallina, capace diincendiare le follee trascinare i compagni di reparto. Nellegiornate di graziaaveva la capacità innata di prendere per mano la squadra e deliziare con maestria la platea. Il suo carattere bizzarro ed eclettico diventeràcroceedeliziadella carriera agonistica. L’eccellentetecnica di basee ildribbling funambolicoerano le peculiarità del giocatore lombardo. Nonostante laqualità riconosciutail trequartista faticò a ritagliarsi lo spazio nellealte sferedel calcio italiano. Considerato da taluni un giocatore di difficilecollocazione tattica, nonostante il suo estro e la destrezza negli assist. Ladiscontinuità, l’indole e la particolare personalità lo limitarono nel percorso seppur radioso. Il cruccio delnumero 10e di non aver ricevuto la convocazione inNazionale italianadaEnzo Bearzot. IlCT friulanoaveva il suo “cerchio magico”, il gruppo storico su cui riponeva una cieca fiducia. Alla vigilia delMundial spagnolodel1982la stampa italiana caldeggiò, a furore di popolo, la convocazione di Beccalossi. Giancarlo Antognoni era il titolare amovibile e Beccalossi avrebbe generato delle competizioni inopportune e fratture interne allospogliatoio azzurro. Mosse i primi passi all’oratorio di San Polopoi passa alle giovanili delBrescia calcio. Debutta inSerie Bnel 1973 nel match tra Catanzaro e Brescia. Dal 1978 al 1984 indossò lagiubba dell’Intercollezionando più di 150 presenze e segnando 30 reti. Il tandem d’attacco è formato da Beccalossi e Altobelli. Sotto la guida severa diEugenio Bersellinil’Inter conquistò loscudetto(stagione 1979-1980) e laCoppa Italia(stagione 1981-1982). Inerazzurrisuperarono nel doppio confronto il Torino di Massimo Giacomini. A San Siro laBeneamatabatté ilTorocon la rete di Aldo Serena, al ritorno sotto la Mole Antonelliana fu pareggio con le marcature di Agatino Cuttone e Alessandro Altobelli. In seguito con lacasaccadellaSampdoriavinse la sua secondaCoppa Italia. Evaristo Beccalossi: classe, gioie e dolori. Emanuele Peregowww.emanueleperego.itwww.perego1963.it
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