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Atletica

Europei: 35 km marcia, Giupponi bronzo!

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Colombo/Fidal

Prima medaglia per l’Italia dell’atletica agli Europeidi Monaco di Baviera.

È il bronzo nella 35 km di marcia di Matteo Giupponi, che conquista il podio in 2h30:34 dopo una gara condotta nelle posizioni di vertice. Alle spalle dell’imprendibile spagnolo Miguel Angel Lopez, oro in 2h26:49, l’azzurro viaggia sempre nel gruppo degli inseguitori mentre a una decina di chilometri dal traguardo c’è l’attacco del tedesco Christopher Linke che coglie l’argento in 2h29:30. L’azione decisiva per il terzo posto è quando mancano sei chilometri con il 33enne dei Carabinieri, fino a quel momento quarto, che riesce a sorpassare lo spagnolo Manuel Bermudez (ai piedi del podio con 2h32:31).

Per il bergamasco, legato sentimentalmente alla marciatrice azzurra Eleonora Giorgi e presto papà, è la prima medaglia internazionale della carriera a livello assoluto, dopo essersi messo in luce nelle scorse stagioni anche nella 20 km piazzandosi ottavo ai Giochi di Rio nel 2016, sotto la guida tecnica dell’ex cinquantista Gianni Perricelli.

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Non completa la prova Michele Antonelli, squalificato al 21° chilometro, invece non ha preso il via Teodorico Caporaso, per un infortunio muscolare emerso negli ultimi giorni. Sorrisi azzurri anche al femminile nella 35 chilometri per due brillanti prestazioni: quarta Federica Curiazzi in 2h52:06 e sesta Lidia Barcella (2h55:04), entrambe bergamasche e protagoniste di una gara in rimonta nelle fasi finali. Vince la greca Antigoni Drisbioti (2h47:00) che precede la spagnola Raquel Gonzalez (2h49:10) e l’ungherese Viktoria Madarasz (2h49:58).

GIUPPONI: “NON HO SMESSO DI CREDERCI” – “È la medaglia che inseguivo da tanto tempo!”, racconta Matteo Giupponi. “Dopo l’ottavo posto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ho dovuto combattere con gli infortuni e un distacco parziale del tendine. Ma ho continuato a crederci, grazie a chi mi è vicino come la fidanzata Eleonora Giorgi, il coach Gianni Perricelli, la famiglia e tutto lo staff che mi segue. A 33 anni non è mai troppo tardi.

Mi piace la nuova distanza della 35 chilometri, a quanto pare si addice alle mie caratteristiche e ci ho lavorato tanto in allenamento, per preparare questo Europeo. La gara è partita su ritmi piuttosto lenti, ma quando è andato via Lopez sono rimasto nel gruppo che si è sgranato con l’andatura forzata dopo il ventesimo chilometro, per rimanere quarto. Poi ho visto che l’altro spagnolo Bermudez davanti a me era un po’ in difficoltà e l’ho messo nel mirino, prima di superarlo per il bronzo. Ora penso al figlio che sta arrivando, ma l’anno prossimo rientrerà Eleonora e quindi potremo puntare tutti e due ai Mondiali e anche alle Olimpiadi di Parigi”.

Bergamasco di Villa d’Almè, classe 1988, vive e si allena soprattutto a Milano. Si era già rivelato nelle categorie giovanili: argento agli Europei juniores nel 2007 sui 10.000 di marcia e poi bronzo nei 20 km agli Europei U23 del 2009. Per diverse stagioni si è dedicato in particolare alla 50 chilometri, mentre nell’ottobre del 2020 è sceso a 1h19:58 nella “venti”. Quest’anno ha conquistato il tricolore nella 35 km di metà gennaio a Pescara in 2h33:45, ma con una flessione nell’ultima parte di gara.

AZZURRE – Nel debutto di questa specialità agli Europei, dopo la recente prima volta mondiale, c’è motivo di soddisfazione per il team italiano anche al femminile. Anzi, un doppio motivo e ancora con la scuola bergamasca della marcia. Recupera fino al quarto posto con una gara accorta e giudiziosa Federica Curiazzi, trent’anni compiuti domenica e insegnante di lettere, che migliora il personale di 2h52:24 ottenuto vincendo il titolo nazionale a inizio stagione: “La gara migliore che potessi aspettarmi. Negli ultimi 15 km ho visto questo sogno avverarsi e che nel finale era possibile raggiungere il quarto posto, sono contenta di avercela fatta”.

Una super rimonta negli ultimi dieci chilometri, come per Lidia Barcella. È sesta la 25enne che nella vita di tutti i giorni lavora come operaia, capace di riproporsi tra le migliori a livello continentale dopo essere stata terza l’anno scorso agli Europei a squadre. “Puntavo ad arrivare nelle prime dieci, è un sesto posto che mi fa ben sperare per il futuro. Ho cercato di lottare fino alla fine, nonostante due proposte di squalifica, e ho tenuto duro”.

UOMINI

10 KM – Al settimo chilometro rompe gli indugi lo spagnolo Miguel Angel Lopez e va in fuga. Dietro all’iberico, già campione europeo e mondiale della 20 km nel biennio 2014-15, in solitaria c’è lo svedese Perseus Karlstrom, che ai Mondiali di Eugene ha conquistato il bronzo su entrambe le distanze. Il distacco tra i due contendenti è di diciassette secondi dopo 10 chilometri (43:31 contro 43:48). Nel gruppo degli inseguitori a poco più di un minuto (parziale di 44:36) si muovono bene Matteo Giupponi e Michele Antonelli. L’altro azzurro Teodorico Caporaso ha invece rinunciato per un problema muscolare al retto femorale emerso negli ultimi giorni.

20 KM – Aumenta il vantaggio di Lopez, di nuovo in azione sui 35 km a tre settimane dal decimo posto ai Mondiali, che macina parziali di poco superiori ai quattro minuti al chilometro. Da metà gara in poi si dilata il ritardo di Karlstrom: al ventesimo 1h43:33 per lo spagnolo e 1h26:05 per lo svedese, a circa un minuto e mezzo. Nel gruppo tenta un allungo il finlandese Aleksi Ojala, ma poi viene riassorbito. In piena lotta per la terza posizione c’è quindi il bergamasco Giupponi che transita in 1h26:50 dopo 20 km in compagnia del tedesco Christopher Linke, del francese Aurélien Quinion e dello spagnolo Manuel Bermudez, con l’altro iberico Marc Tur poco distante (1h26:53). Perde terreno Antonelli, decimo in 1h27:48.

30 KM – Cede lo svedese Karlstrom, che al 23° km si ferma e poi riparte, perdendo quindi tre posizioni. Poco dopo il francese Quinion viene bloccato in “penalty zone” per tre minuti e mezzo, al terzo richiamo ricevuto dai giudici. Per il secondo posto si trovano quindi a sfidarsi Linke, Bermudez e Giupponi che ha due “rossi” sul tabellone. Al 29° km Giupponi sorpassa Bermudez e si porta così al terzo posto provvisorio, mentre i crono parziali si appesantiscono per tutti anche a causa della temperatura che aumenta. Questa la situazione dopo 30 km: Lopez (2h05:33), Linke (2h07:55) a due minuti e ventidue secondi, Giupponi terzo in 2h08:41, quarto Bermudez (2h09:07) che ha un ritardo di quasi mezzo minuto dall’azzurro. Arriva invece al ventunesimo chilometro la notizia della squalifica per Antonelli.

DONNE

10 KM – In testa fin dall’inizio l’ungherese Viktoria Madarasz (48:37 al decimo chilometro) con pochi secondi di margine nei confronti delle avversarie. Alle sue spalle la coppia formata dalla greca Antigoni Drisbioti e dalla spagnola Raquel Gonzalez (48:46), poi la polacca Olga Niedzialek (48:56). A meno di un minuto dalla leader viaggiano insieme le bergamasche Federica Curiazzi e Lidia Barcella, nona e decima in 49:30.

20 KM – A metà gara si forma un terzetto al comando con Drisbioti e Gonzalez (1h36:48 al ventesimo chilometro) che raggiugono Madarasz e poi la staccano (1h36:52 il parziale della magiara). C’è da attendere più di un minuto per il quarto posto della polacca Niedzialek (1h38:05). Sempre nona Curiazzi (1h39:05), undicesima Barcella che al 15° km perde contatto dall’altra azzurra (1h39:54).

30 KM – Recupera posizioni Federica Curiazzi, scavalcando l’ucraina Havrylyuk poco oltre il ventesimo chilometro, poi anche la ceca Durdiakova fino a raggiungere l’ucraina Loseva, per diventare settima. È inesorabile la progressione dell’azzurra, che esce fuori alla distanza: dopo 30 km è quinta in 2h28:26, ma risale con decisione anche Lidia Barcella, sesta in 2h29:42 al rilevamento parziale. Prende il largo Drisbioti (2h23:33), più dietro Gonzalez (2h24:15) e Madarasz (2h24:56).

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