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Dolomiti Energia Trentino, dopo sei vittorie consecutive non arriva la settima meraviglia: bianconeri battuti a Sassari

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Si interrompe a quota sei la striscia di successi consecutivi della Dolomiti Energia Trentino: i bianconeri in Sardegna sul campo di una Sassari particolarmente ispirata cedono 80-73 nel settimo turno di campionato.

Un po’ di rammarico i bianconeri lo possono avere per il terribile secondo quarto da 30-6 in favore dei padroni di casa che ha fortemente indirizzato la partita: negli ultimi 10′ di gioco Trento ha provato a rifarsi sotto, con cuore e carattere, ma i canestri di Hubb (18 punti e 5 assist) e l’energia di Cooke Jr. (3 stoppate e tanta energia) non sono bastati per completare una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. 

I bianconeri ora torneranno di scena in casa per la doppia sfida interna della prossima settimana: si comincia mercoledì 15 alle ore 20.00 contro Cluj-Napoca in EuroCup, si prosegue sabato 18 alle 20.30 contro Brindisi in Serie A.

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I biglietti per entrambi i match sono già disponibili per l’acquisto online, presso l’Aquila Store di Corso del Lavoro e della Scienza a Trento e presso i punti Vivaticket del territorio.

La cronaca del match. Il paradosso è che l’avvio di Trento è di quelli che sogni di avere sempre: triple di Biligha, Hubb e Grazulis e timeout Bucchi con gli ospiti avanti 0-11. Il buon impatto di Forray dalla panchina alimenta l’avvio scoppiettante dell’attacco bianconero, che con una bella stoppata di Biligha sale di tono anche in difesa quando Charalampopoulos e Gombauld cominciano a salire di colpi (15-22 dopo i primi 10′).

Il problema è che a quel punto la Dolomiti Energia entra in una crisi senza fine in cui i padroni di casa non solo ribaltano l’inerzia della sfida, ma sembrano non poter sbagliare un colpo: il maxi parziale è di 30-6, con Udom a trovare una schiacciata in contropiede nel finale di quarto per evitare un secondo parziale senza canestri dal campo che non avrebbe forse avuto precedenti per la Dolomiti Energia (45-28 a metà partita). I bianconeri aprono le danze nel terzo quarto con una tripla di Stephens, ma scivolano addirittura sul -29 contro una Sassari indomabile.

Eppure quest’Aquila non muore mai: rientra passo dopo passo in partita arrivando a riaprire clamorosamente i giochi nel finale. Anzi, ha pure da recriminare per un paio di errori di Cooke e Baldwin che avrebbero potuto portare prima i bianconeri sotto la doppia cifra di distacco. Una tripla di Hubb vale il -8, ma ormai mancano solo un paio di minuti alla fine e Sassari nonostante qualche brivido regge il colpo.

Per Trento rimangono 10 i punti in classifica dopo 7 turni di campionato in quello che continua ad essere il miglior avvio di stagione di sempre per i bianconeri in Serie A. 

Banco di Sardegna Sassari 80

Dolomiti Energia Trentino 73

(15-22, 45-28; 72-52)

Banco di Sardegna Sassari: Cappelletti, Pisano ne, Treier 9, Tyree 20, Kruslin, Whittaker 2, Raspino, Gandini ne, Gombauld 14, Gentile 15, McKinnie, Charalampopoulos 20. Coach Bucchi. 

Dolomiti Energia Trentino: Ellis 1, Stephens 3, Hubb 18, Alviti 2, Conti ne, Forray 7, Cooke Jr. 6, Udom 10, Biligha 3, Grazulis 12, Baldwin 11. Coach Gabiati. 

Le parole di coach Galbiati: «Complimenti a Sassari, tanti meriti loro e demeriti nostri. Nel secondo quarto ci siamo completamente bloccati, non ci siamo passati la palla: c’è stata però una bella reazione nel quarto periodo, perché quando giochi così male è difficile poi riprendere il filo della partita e noi ci siamo riusciti. Poi c’è anche il valore degli avversari: la classifica è falsa, Sassari è una squadra di alto livello.

E complessivamente in una serata come questa e anche a fronte di un quarto da 6 punti segnati, non credo che sia stato l’attacco oggi il problema: il problema sono stati gli uno contro uno difensivi su cui abbiamo fatto tantissima fatica, e il problema è concedere 57 punti nei due quarti centrali. Decisamente troppi. Il peccato capitale è stato quello di non entrare in campo con lo stesso desiderio e lo stesso senso di urgenza dei nostri avversari. Ora torniamo in palestra, lavoriamo e vediamo di ritrovare un po’ di brillantezza per le prossime sfide che ci aspettano».

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