Possibili quintetti
Trento
G – Gary Browne, G – Toto Forray, F – Kelvin Martin, F – Davide Pascolo, C – JaCorey Williams
Cantù
G – Jazz Johnson, G – James Woodard, F – Andrea Pecchia, F – Dontae Thomas, C – Shamarkus Kennedy
I bianconeri sono reduci dal peggior risultato stagionale in EuroCup, un -22 in casa del Cedevita Olimpija Ljubljana che non ha però in alcun modo frenato le ambizioni di alta classifica di Trento nel girone D: anzi, superando in casa Gran Canaria nel Round 10 l’Aquila avrebbe chance di chiudere la regular season al primo o al secondo posto in classifica.
La testa però adesso è sul match di domenica contro Cantù, nell’undicesimo turno di una Serie A in cui Trento improvvisamente, complice il ritiro dal campionato di Roma e la cancellazione di tutti i risultati contro la Virtus, si ritrova al terzo posto con 10 punti: i bianconeri sono l’unica squadra di tutto il torneo ad aver giocato tutti e 10 i primi turni, e contro i brianzoli vanno a caccia del sesto successo stagionale in LBA.
Recuperato ormai stabilmente JaCorey Williams, che ha segnato 42 punti nel giro di due partite con Venezia e Lubiana a dimostrazione di aver superato nel migliore dei modi i problemi fisici delle settimane precedenti, coach Nicola Brienzadovrà fare ancora a meno di Jeremy Morgan e probabilmente anche di Luke Maye, che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e il cui impiego verrà valutato solo nelle ultime ore precedenti il match.
L’Acqua S.Bernardo arriva a Trento dopo essere incappata in una pesante sconfitta contro Cremona che ha portato a 2 vittorie (la terza era quella con Roma) e 6 sconfitte il bilancio stagionale in campionato dei biancoblù, che alla BLM Group Arena cercano riscatto immediato: non ci sarà Jaime Smith, playmaker e “faro” offensivo della squadra (13,6 punti e 5,4 assist di media), ma Cantù ha tanti giocatori di talento che possono accendersi e segnare tanti canestri a ripetizione.
Su tutti il funambolo Jazz Johnson, play da 13,8 punti di media con ottime percentuali dall’arco (46% su oltre 5 tentativi), e l’esterno James Woodard, tiratore mancino che viaggia a 11,1 punti di media. L’azzurro Andrea Pecchia e l’ala USA Donte Thomas sono il collante fra gli esterni e i lunghi: sotto canestro l’esperienza e la classe di Maarty Leunen si combinano alla perfezione con l’atletismo e la presenza difensiva di Sha’markus Kennedy, che oltre a sfiorare i 10 punti a partita è il miglior stoppatore del campionato con 1,9 “block” a partita.
E dalle giovanili canturine è uscito un altro, l’ennesimo, potenziale crac: è il classe 2002 Gabriele Procida, che tre giorni fa nella sconfitta con Cremona ha segnato 15 punti di qualità e presenza. Fisico, tiro, faccia tosta: a Trento sarà uno da tenere d’occhio…
Cantù è una delle sole sei squadre contro cui Trento in questi anni non vanta un bilancio positivo in termini di vittorie e sconfitte: 5 successi in 12 incontri per i bianconeri, con le due squadre che hanno vinto un incontro per stagione tranne nella stagione 2018-19 quando i lombardi hanno strappato i due punti sia all’andata che al ritorno.
L’ultimo precedente è quello dello scorso 9 febbraio alla BLM Group Arena, dove la Dolomiti Energia in quella che sarebbe stata l’ultima partita della stagione prima della sospensione del campionato si era imposta 79-73 anche grazie ai 20 punti a referto di James Blackmon.
In questa stagione in 11 partite casalinghe tra Supercoppa, Serie A ed EuroCup Trento ha vinto 7 volte, ma ha perso le ultime due alla BLM Group Arena.