Deborah Chiesa è costretta a fermarsi ancora: un altro duro colpo per la tennista
Dopo l’infortunio da sovraccarico al piede sinistro che aveva costrettoDeborah Chiesaa una riabilitazione molto lunga, complicata anche dalla pandemia, arrivaun’altra brutta notizia che scoraggia la tennista. Debby ha infatti scoperto di soffrire di una particolare forma di artritee ce lo rivela tramite un lungo post pubblicato sui suoi social: “Volevo darvi un piccolo aggiornamento– scrive la alla 24enne tennista di Trento, che da tempo fa base ad Anzio, al Piccari&Knapp Tennis Team –Purtroppo il mio 2021 non è iniziato nel migliore dei modi.Verso metà dicembre scorso hanno iniziato a gonfiarmisi le dita delle mani, con annesso dolore a stringere i pugni, a prendere oggetti e soprattutto a tenere la racchetta in mano.Dopo varie visite specialistiche,mi è stata diagnosticata una forma di artrite, con la quale a quanto pare dovrò imparare a convivere.È stato un duro colpo,considerando la mia assenza dai campi per otto mesi nel 2020 a causa del passato infortunio al piede.Non so ancora quanto questo ulteriore infortunio mi terrà lontana dai campi, ma da qualche settimana a questa parte ho iniziato una terapia e le cose stanno andando meglio, per questo motivo ho deciso di dare un aggiornamento solo ora.La mia voglia di giocare e tornare a competere rimane sempre bella salda, anzi, si fortifica ogni giorno di più. Cerco di rimanere positiva, anche se non è facile, e spero di poter tornare ad allenarmi al più presto”. La giovane ha un carattere molto forteche non era mai stato scalfito da sconforto e amarezza, ma alla luce di questi fattiperfino gli animi più forti vengono intaccati e le righe riportate qui sopra ce lo dimostrano. Non per questo Deborah mollerà: è scesa a numero 419 ma continuerà a combattere per il suo sogno e questa è l’unica buona notizia. Dieci lunghi, interminabili mesi per rivederla in campo, dopo il suo infortunio,ai Campionati Italiani di seconda categoria lo scorso settembre ad Ancona. Questo torneo era riuscito a farle ricordare cosa di prova a scendere in campo: tensione, emozione, felicità, ma pure stanchezza dovuta all’accaduto insieme a una condizione tecnica e atletica ancora tutta da recuperare. Tutteemozioni che la hanno portata ad essere senza energie dopo soli due turni. La speranza era stata riposta allora nel successivo torneo da 25mila dollari di Grado, ma al primo turno ha dovuto arrendersi alla giovane wild card slovena Pia Lovric. Poi è arrivata la notizia, come un fendente nella schiena e il ritorno alle competizioni non fa altro che allontanarsi. Fondamentale in questa fase delicata della sua carriera si sta rivelando la vicinanza dell’altoatesina Karin Knapp, ex numero 33 del ranking WTA e moglie di Francesco Piccari, il suo allenatore.“Con Karin abbiamo costruito uno splendido rapporto, basato su cose concrete”– ha spiegato – “Questo lungo periodo lontano dal campo è servito a rafforzare la nostra amicizia. Ci siamo scambiate spesso pensieri e opinioni e Karin non ha mai smesso di farmi sentire il suo sostegno. Pure lei ha attraversato periodi difficili, e il suo esempio mi sprona e mi dà conforto.”Deborah aveva debuttato in azzurro nel febbraio 2018 per l’incontro con la Spagna di Fed Cup al PalaTricalle di Chieti, vinto 3-2 dalle azzurre, proprio grazie al punto conquistato dalla trentina al tie-break del terzo set con Lara Arruabarrena, dopo aver conquistato tre titoli ITF da 25mila dollari nel 2017 (a Zawada, Santa Margherita di Pula e Torino) ed essere arrivata in finale nel 60mila dollari di Hechingen. Nella stessa stagione la trentina era riuscita a superare le qualificazioni al Roland Garros, cedendo 7-5 al terzo al primo turno del tabellone principale alla svizzera Belinda Bencic, dopo aver mancato ben 5 match-point, ma toccando il suo best ranking al numero 143 Wta. Poi queste problematiche fisiche:un fulmine a ciel sereno per la giovane tennista che nel frattempo è impegnata anche con lo studio alla facoltà di lingue.