CAMBIAMENTO STORICO NEL CALCIO: si modifica il regolamento | Ora siamo proprio nel futuro
Un campo da calcio - Foto Pexels - Sportmagazinetrentino.it
Il mondo del calcio sta per essere stravolto da un’altra modifica al regolamento, niente sarà più come prima, ecco di cosa si tratta
Il regolamento del gioco del calcio ha subito diverse modifiche negli ultimi anni. I diritti televisivi hanno prevalso sul volere dei tifosi presenti allo stadio, con una giornata di campionato che è divisa in più orari, mentre fino a pochi anni fa la maggior parte delle partite si svolgevano in contemporanea.
Le competizioni europee hanno cambiato la propria organizzazione nella fase iniziale, con un girone unico che elimina gli scontri tra andata e ritorno e rende più affascinante e complicato accedere agli ottavi di finale.
Inoltre, l’introduzione della Conference League consente a club di campionati di Nazionali minori di potere avere introiti preziosi e cimentarsi in tornei a cui non avrebbero, altrimenti, preso parte facilmente.
Una stagione è sempre più intasata di gare ravvicinate e ciò costringe le dirigenze a tesserare un numero maggiore di giocatori, in modo che l’allenatore possa effettuare un sistematico turnover e dosare le energie fisiche e mentali dei titolari.
Una nuova modifica al regolamento è sul tavolo, ecco di cosa si tratta
In tal senso, durante l’assemblea generale dell’European Club Association, che si è tenuta di recente a Roma, è emersa l’ipotesi di ampliare le rose a 28 giocatori, rispetto agli attuali 25, e di consentire sei sostituzioni a partita.
La Premier League ha introdotto le cinque sostituzioni nel maggio 2020, durante la ripresa del calcio post-lockdown causato dalla pandemia di Covid-19. Il massimo campionato inglese era poi tornato a tre sostituzioni per la stagione successiva, ma dalla stagione 2022-23 le cinque sostituzioni sono state confermate in modo definitivo.

Una proposta che ha suscitato pareri discordanti
L’idea nasce dall’intento di ridurre il carico di lavoro sui giocatori, alcuni dei quali disputano fino a 60 partite all’anno, un numero decisamente superiore rispetto ad alcune stagioni fa. Un fatto che ha portato diversi top player a minacciare di scioperare.
Pur di fronte a ingaggi sempre più elevati, lo stress fisico e mentale che comporta scendere in campo due volte a settimana può avere delle serie ripercussioni sulla salute degli atleti, riducendo le sedute di allenamento per preparare il prossimo match e modificando la gestione dello spogliatoio da parte del tecnico e del suo staff.
