BEFFA ATROCE per l’allenatore: purtroppo perde il titolare per infortunio | Confermata la lesione muscolare
Serie A, scoppia il caso infortuni - Sportmagazinetrentino.it (Foto X)
Le conseguenze del calendario congestionato iniziano a farsi sentire: pioggia di infortuni nel calcio, la Serie A non è immune.
“I nodi verranno al pettine in autunno, quando la fatica inizierà a farsi sentire”. Così parlarono gli esperti ad agosto, quando la lunga annata calcistica destinata a concludersi con il Mondiale in Canada, Messico e USA ha mosso i primi passi.
Peccato che fossero passate solo poche settimane dalla fine dell’annata precedente, terminata ufficialmente solo a metà luglio con la finale del Mondiale per club tra PSG e Chelsea.
Peraltro i francesi erano reduci, una trentina di giorni prima, dalla trionfale finale di Champions League contro l’Inter, arrivando quindi all’inizio dell’estate con un numero di partite disputate abbondantemente superiore alle 60 unità.
Più che lo sforzo o gli sforzi ripetuti, tuttavia, a preoccupare i preparatori atletici del calcio moderno è l’impossibilità di recuperare. I classici allenamenti defaticanti di una volta, è proprio il caso di dire, spazzati via da un calendario ingolfato.
Allarme infortuni: è tutta colpa del Mondiale per club?
Va da sé, per tornare alla premessa iniziale, che i possibili effetti negativi non ci se li doveva aspettare nelle prime battute della stagione, quando i muscoli dei calciatori beneficiavano ancora della preparazione effettuata in ritiro.
La realtà è andata purtroppo oltre l’immaginazione in casa Chelsea, dove mister Maresca ha dovuto ammettere che la sequenza di infortuni che sta flagellando la rosa non può non essere dovuta almeno in parte all’estate anomala e all’appendice Mondiale. Non si tratta comunque di una verità assoluta, dal momento che negli USA c’erano anche Inter e Juventus.

Questa è una maledizione: ennesimo stop per il talento del calcio italiano
Il numero degli infortunati in casa nerazzurra è sotto controllo, quello della Juventus quasi e la lesione al menisco riportata da Bremer non è adducibile al surplus di partite. Semmai il problema è che quando si rimane vittima di un grave infortunio il recupero completo richiede tempo. Un problema moltiplicato al quadrato, se non al cubo, per uno dei talenti più fulgidi del calcio italiano.
Giorgio Scalvini è stato costretto a rifermarsi. Il difensore dell’Atalanta ha riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale. Un duro colpo per Ivan Juric, ma soprattutto per il giocatore, che aveva giocato da titolare le prime tre giornate di campionato. Il calvario del centrale bresciano classe 2003 sembra davvero senza fine dalla rottura del crociato subita nel giugno 2024. Dopo uno stop di 6 mesi e il lento rientro Scalvini fu costretto a fermarsi per altri quattro mesi a causa della lussazione alla spalla subita in Champions contro il Barcellona. Ora che la luce in fondo al tunnel iniziava a spuntare ecco un altro duro colpo del destino, che si abbatte sul calcio italiano tutto. E questa volta il Mondiale per club non c’entra…
