Nel calcio vi sono avvenimenti che rimangono scolpiti nei cuori dei tifosi e marchiati nella storia dell’antologia del calcio.
L’archivio ci ricorda gli eventi sportivi che lasciano il segno, cicatrici dolorose che mutano i destini.
Domenica 20 maggio del 1973, il Verona sconfigge il Milan (5-3) allo stadio Marcantonio Bentegodi e i rossoneri perdono la stella del decimo scudetto. A pochi minuti dal 90esimo, nonostante la sconfitta, i meneghini sono ancora virtualmente Campioni d’Italia.
Prima del fischio iniziale i Cascivit (a quota 44 punti) conservano un punto di vantaggio su Lazio e Juventus.
Nel finale va in scena l’epilogo amaro, che manda nello sconforto i tifosi del Diavolo. Al San Paolo il Napoli batte la Lazio (1-0) con Oscar Damiani e la Juventus espugna l’Olimpico capitolino contro la Roma (1-2) con la rete di Antonello Cuccureddu (al minuto 87). La Vecchia Signora vince il suo 15esimo Scudetto.
Il Milan, allenato all’epoca da Nereo Rocco, è reduce dalla vittoria (1-0) nella finale di Coppa delle Coppe giocata (4 giorni prima) a Salonicco contro il Leeds United.
L’impresa sulla carta non è proibitiva per i rossoneri, seppur stanchi dopo l’impresa europea, contro una squadra (quella scaligera) già retrocessa in Serie B. Il Paron è squalificato. In panchina, al suo posto, siede un giovanissimo Giovanni Trapattoni.
Il catino sulle rive dell’Adige è un tripudio di bandiere rossonere. Sembra un giorno di festa, una semplice formalità. I gialloblù allenati da Giancarlo Cadè sfoderano una prestazione gagliarda e combattiva. Trascinati da Gianfranco Zigoni segnano 3 gol nei primi 30 minuti.
La stella e il Tricolore sfumano a 3 minuti dalla fine: una vera beffa. La conclusione è crudele perché inaspettata e nel parterre non si trattengono le lacrime e l’amarezza.
Amarcord, il Milan e la “Fatal Verona”.
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it