A pochi giornidal proprio 37º compleanno,il capitano della Pallamano Pressano Cassa di Trento, Alessio Giongo, si regalerà un traguardo ben più importante. Nella sfida in programma controCassano Magnago in Serie A Beretta, la bandiera giallonera firmeràla propria 500^ presenzacon la maglia della prima squadra della Pallamano Pressano. Record all-time per la società trentina, certificazione di un amore eterno per la squadra di casa propria cheGiongo(anche figlio dello storico Presidente Lamberto, ndr) rappresenta in ogni aspetto da molti anni. Una storia cominciatasabato 18 aprile 1998con la prima apparizione a referto, all’età di 14 anni: da lì 23 stagioni in prima squadra, 499 presenze fra campionato, Coppa Italia, Supercoppa ed Europa dove Giongo con l’inseparabile numero 18 sulle spalle ha collezionato 1930 reti, 3 promozioni dalla “B” all’Elite, una Coppa Italia ed una Supercoppa. E poi le convocazioni in nazionale, dalle giovanili alla maggiore contro la Grecia proprio nel suo Palavis nel 2012. Un quadro da vera leggenda vivente dei colori trentini: ”Essere giallonero personalmente è un orgoglio– esordisce ilcapitano–Mai avrei pensato di raggiungere questi numeri e queste 500 presenze. Si è creato tutto strada facendo, senza mai smettere di crederci ed allenandomi sempre al massimo: dei miei 37 anni di vita, 30 li ho passati giocando a pallamano.” Un viaggio dalla Serie B (la 4^ categoria nazionale) ai vertici della pallamano italiana, con la stagione 2000/2001 doveGiongogiocò due campionati contemporaneamente, vestendo anche la maglia delMezzocorona: ”Ho sempre fatto affidamento sul processo di crescita della nostra società; sono serviti 20 anni dal mio esordio ad alzare un trofeo ma ne è valsa la pena.”Un motivo particolare?“Vincere con la maglia del tuo paese non ha prezzo– sorride il capitano –Ti ripaga con gli interessi di tutti gli sforzi. Anni ed anni di fatiche, infortuni, sconfitte e momenti di sconforto vengono spazzati via da quel momento in cui dici: ce l’ho fatta.” E dire che le offerte nel corso degli anni non sono mancate: ”Quando avevo attorno ai 20 anni– ricordaGiongo–ogni fine stagione arrivavano proposte da squadre molto prestigiose ma non ho mai accettato; volevo crescere e vincere a casa mia.” L’attaccamento alla maglia ed alla società è sempre stato un punto fermo, anche fuori dal campo: “Credo nella società, per questo mi dedico quando possibile anche alle attività di contorno; è un senso di appartenenza, cerco di contribuire per continuare a migliorarci.” Ed il futuro? “Non so quando smetterò di giocare– conclude il capitano –Ma in quel momento mi piacerebbe mettere la mia esperienza da giocatore al servizio dell’organigramma societario.” Con un futuro ancora lungo e tutto da scrivere, capitan AlessioGiongoè pronto per varcare la soglia delle500 presenze: un risultato simbolico e storico che vuole fare da esempio e riferimento per tutti i giovani gialloneri.
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