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Vita fuori dal campo. La scelta anti-divo di Carlos Alcaraz: paga il conto al ristorante e vola in Economy
Carlos Alcaraz Garfia, nato nel 2003, è l’emblema della nuova generazione del tennis, emerso con una rapidità sbalorditiva. Allenato dall’ex numero 1 del mondo Juan Carlos Ferrero, il giovane spagnolo ha subito impressionato per il suo stile di gioco aggressivo e completo.
Dopo aver conquistato il primo titolo ATP nel 2021, l’anno della svolta definitiva è stato il 2022. A soli 19 anni, ha inanellato successi prestigiosi, tra cui il Miami Open e il Mutua Madrid Open (dove ha sconfitto sia Nadal che Djokovic).
Il culmine del suo esordio tra i grandi è arrivato agli US Open 2022: vincendo il torneo, Alcaraz non solo ha sollevato il suo primo Slam, ma è diventato anche il più giovane numero 1 della storia del ranking ATP.
Il suo status di fuoriclasse è stato cementato nel 2023 con la vittoria a Wimbledon, dimostrando la sua capacità di trionfare su ogni superficie. Carlos Alcaraz, numero 1 del tennis mondiale e fresco vincitore del Roland Garros, sarà presto impegnato in Arabia Saudita per il Six Kings Slam.
Nonostante gli impegni sul campo, lo spagnolo è stato protagonista di una divertente intervista in un podcast, nella quale ha parlato della sua vita extra tennis e della sua quotidianità, svelando abitudini tutt’altro che da superstar viziata. Protagonista del podcast di ElPozo Alimentación, Alcaraz ha risposto a una serie di domande insolite.
Al campione è stato chiesto, ad esempio, se quando esce la sera e va al ristorante paghi, oppure no. La risposta è stata chiara: “Quando vai al ristorante paghi o te ne vai senza pagare? No, pago io. A volte qualcuno mi invita sì, ma in genere la cosa più logica è sempre pagare”.
Alcaraz, come tutti i tennisti, passa da un aereo all’altro: dall’Australia a gennaio agli Stati Uniti a marzo, dalla primavera europea al tour asiatico, in un turbinio di voli. È proprio in merito ai voli aerei che arriva l’annuncio che ha sorpreso i fan.
Quando è possibile, Alcaraz snobba la business class, e viaggia in economy, ma a una condizione: “Non mi piace viaggiare in prima classe o in business. Lo faccio solo, però, quando i viaggi superano le tre o quattro ore, non ho problemi a viaggiare come un turista”. Il motivo, ovviamente, risiede nella necessità di massimizzare il recupero fisico durante gli spostamenti più lunghi.
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