“Non può stare in panchina”: avvertimento per Tudor | Lui DEVE giocare, caos Juve

Tudor non sta schierando un giocatore che ha le qualità per partire da titolare, chi lo conosce bene sa il suo valore

La Juventus è tornata ad allenarsi, dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali, con tutto l’organico a disposizione. Il calendario è denso e il prossimo mese sarà importante per comprendere le reali ambizioni di un club che punta, come obiettivo minimo, di confermare il proprio piazzamento Champions.

I bianconeri sono alle prese con un’emergenza in difesa, dopo un altro infortunio che ha subito il leader della retroguardia Gleison Bremer, costretto a uno stop di due mesi. Il centrale brasiliano potrebbe essere sostituito da Pierre Kalulu, schierato nelle ultime partite come terzino, o da Daniele Rugani, jolly che si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.

Igor Tudor dovrà trovare subito una soluzione tattica, con l’ipotesi di un cambio di modulo da prendere in considerazione. Il tecnico croato ha schierato una difesa a tre ma potrebbe valorizzare la spinta di terzini come Cambiaso e Joao Mario, che hanno una maggiore propensione offensiva.

Ma i punti interrogativi restano anche in attacco. Dopo il pari a reti inviolate contro il Milan e le poche occasioni create, sono finiti sul banco degli imputati anche i vari Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz, che hanno fornito anche prestazioni convincenti nelle gare precedenti.

Un periodo da dimenticare per il top player della Juventus

Non segna da quasi 200 giorni Lois Openda, centravanti che la Juventus ha prelevato dal Lipsia, nell’ultimo giorno di mercato della sessione estiva, con un prestito con obbligo di riscatto fissato a 43 milioni.

Un investimento importante per il belga che ha raccolto solo una manciata di minuti nelle ultime due partite con la sua Nazionale, allenata da Rudi Garcia e vicina a staccare il pass per il Mondiale della prossima estate. L’attaccante vuole essere convocato ma con la Juventus sta avendo fatica a trovare spazio e a incidere.

Non può restare in panchina, la Juventus ha speso molto per ingaggiarlo

Dominique Renson è stato lo scopritore del talento bianconero, in patria, ed è stato intervistato da Tuttosport: “Ha mostrato una bella evoluzione in Olanda, in un calcio offensivo, poi è migliorato in Ligue 1, in Francia, contro difese più chiuse. In Italia avrà difese più solide a stargli dietro, per questo avrà bisogno di un periodo di adattamento“.

Ha solo bisogno di fiducia per ritrovare la via del gol: “Non è uno che viene per restare in panchina: ovunque sia passato, ha dimostrato dedizione e voglia di giocare“.