Ho trovato un nuovo club grazie a ChatGPT | La folle idea del calciatore, trasferimento CONCLUSO

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L’intelligenza artificiale si sta ritagliando un ruolo anche nel mondo del calcio: ha trovato la sua squadra grazie a ChatGPT
L’intelligenza artificiale sta facendo dei passi da gigante. Giorno dopo giorno, questa nuovissima tecnologia sorprende sempre di più, dimostrandosi sempre più in grado di svolgere facilmente mansioni sino ad ora affidate all’essere umano.
In determinate circostanze, c’è da ammettere che ha anche superato l’uomo. Quando si tratta di risolvere problemi ed analizzare dati, lo fa con una facilità e con una immediatezza fuori dalla portata di tutti, riuscendosi a ritagliare un ruolo sempre più centrale nella nostra vita.
Dopo esser stata introdotta in qualunque dispositivo mobile ed esser stata accessibile a tutti, sta prendendo piede in un nuovo universo: nel calcio. Molti crederanno che verrà impiegata per gestire al meglio gli allenamenti o i conti del club, ma è arrivata ad un livello già superiore.
Come raccontato dai giornali inglesi, ChatGPT è addirittura diventato un agente sportivo. Si tratta dell’ennesima rivoluzione nel campo della tecnologia moderna e dell’intelligenza artificiale, in cui si sostituisce l’umano.
ChatGPT diventa agente sportivo
Il protagonista della vicenda è Demetri Mitchell, difensore classe 1997 che in passato ha vestito una delle maglie più celebri della storia di questo sport, ossia del Manchester United. L’inglese, dopo aver girato tra Scozia ed Inghilterra ha deciso di svoltare la propria carriera proprio grazie all’IA.
Come riportato dal Corriere della Sera, il calciatore ha utilizzato questo nuovo metodo per approcciare con il suo nuovo club, il Leyton Orient. Nello specifico gli ha chiesto quale ingaggio dovesse riferire alla nuova società di volere in base alle sue prestazioni e quali sarebbero stati i costi della vita per una famiglia come la sua di 4 persone.

Una svolta nella storia del calcio
Praticamente è diventato l’agente di se stesso, riuscendo addirittura ad ottenere un bonus alla firma, che normalmente avrebbe difficilmente avuto. Ha spiegato che in questo modo ci ha anche guadagnato e che l’interazione con ChatGPT sia stata molto più semplice rispetto ad una normale trattativa.
Non ha dovuto attendere, ha avuto un confronto diretto ed ha ottenuto ancor di più di ciò che si aspettava. Inoltre ha ricevuto anche un introito totale maggiore dato che sarebbero spettati al suo agente il 5% delle commissioni, mentre ha pagato il servizio online solamente 17 sterline. Una storia simpatica ma anche rivoluzionaria, che potrebbe rappresentare il primo caso di una lunga serie.