RIVOLUZIONE SINNER, questa volta non si torna indietro | C’è anche l’ANNUNCIO UFFICIALE

Sinner-Alcaraz, la sfida s'infiamma - Focusicilia.it (Foto X)
Meno di un mese dopo la delusione di Flushing Meadows il fuoriclasse altoatesino volta pagina anche a parole.
Jannik Sinner ha detto 21 e non ha alcuna intenzione di fermarsi qui per un 2025 che è già storia, non meno di quanto lo è stato il 2024. Salvo sorprese clamorose, la Volpe Rossa chiuderà l’anno solare al secondo posto del ranking ATP. Ma solo perché a dirlo saranno i numeri.
Per il due volte campione degli Australian Open il sorpasso subito da Carlos Alcaraz in vetta alla classifica mondiale ha preso forma dopo la netta sconfitta nella finale degli US Open. Netta, sì, perché quella notte a Flushing Meadows in tanti sono rimasti delusi.
Vedere colui che è ormai da mesi l’idolo di milioni di sportivi italiani cedere quasi di schianto al grande rivale pur su un terreno, il cemento, che avrebbe dovuto vederlo favorito, ha sorpreso in negativo. Tanto più pensando a quanto Jannik fosse andato vicino al “miracolo” solo pochi mesi prima al Roland Garros.
Eppure, come detto, il 2025 di Sinner resterà da incorniciare, essendo stato segnato da quei tre mesi di squalifica in primavera che hanno inevitabilmente condizionato il resto della stagione.
La Cina battezza il nuovo Jannik Sinner: riparte la rincorsa alla vetta del ranking
Tuttavia, Sinner non si è piegato ed è pronto a vivere un autunno da protagonista. L’ultima conferma la si è avuta proprio grazie al titolo numero 21 della carriera, conquistato a Pechino. Il China Open che lo ha visto piegare facilmente in finale il giovane statunitense Learner Tien ha rappresentato il secondo successo per Sinner nell’ATP 500 cinese.
La prossima mission sarà confermarsi campione a Shanghai, in un Master 1000 in cui tra gli avversari ci sarà probabilmente anche proprio Alcaraz. Il torneo sarà l’occasione per mettere alla prova i più volte annunciati cambiamenti introdotti nel proprio gioco di cui Sinner aveva parlato proprio dopo aver abdicato nel Major statunitense.

“C’è da migliorare”: Sinner annuncia la novità e lancia la sfida ad Alcaraz
L’obiettivo è diventare meno prevedibile, perché la sensazione è che salvo scivoloni imprevisti per ancora un bel pezzo Jannik potrà perdere solo contro Carlos e viceversa. Quindi tutte le altre partite devono servire solo per perfezionarsi. Già a Pechino si è visto un po’ di serve and volley, che ovviamente non potrà mai diventare la base del gioco di Sinner, consapevole però di quanto sarà importante dare più variazioni al proprio repertorio.
“Alcuni colpi hanno funzionato leggermente meglio rispetto ai mesi precedenti, altri possiamo ancora migliorare” è stato il manifesto di Jannik, proprio mentre Alcaraz vestiva i panni del sindacalista invitando i vertici del tennis mondiale “a fare qualcosa per il calendario”. Del resto ora è Carlitos a fare da martello e a Sinner toccano i panni dell’incudine. Ma tra i due grandi amici-rivali le dinamiche possono cambiare molto rapidamente…