ULTIM’ORA UEFA: rivoluzione TOTALE in Champions League | Da oggi nulla sarà come prima

Il pallone della Champions League - Foto Lapresse - Sportmagazinetrentino.it
La nuova Champions League che sta per iniziare introduce una novità sorprendente, niente sarà più come prima
Dopo i preliminari, la Champions League entra nel vivo con il girone unico, formula che è stata introdotta la scorsa edizione e che ha riscosso parecchia approvazione tanto da essere riproposta.
Otto gare per ogni squadra partecipante, senza sfide di andata e ritorno, con le migliori otto che accedono direttamente agli ottavi di finale mentre le altre sedici si affrontano per andare avanti nella competizione.
Quattro le italiane che cercheranno di spodestare dal trono il PSG, a partire dall’Inter, finalista in carica e il cui organico non ha visto cambiamenti significativi, se non per l’innesto di profili di prospettiva che hanno rinforzato il comparto delle seconde linee. La principale novità è in panchina, con Simone Inzaghi che si è trasferito in Arabia e con la scommessa Chivu al suo posto.
Debutta in Champions anche Igor Tudor, allenatore di una Juventus che sembra avere trovato una compattezza e un’organizzazione di gioco che era mancata l’anno scorso con Thiago Motta e con il mercato che ha regalato al tecnico un reparto offensivo di caratura internazionale, in grado di mettere in difficoltà ogni difesa.
Le italiane ai nastri di partenza del torneo
Non è stato clemente il sorteggio per il Napoli di Antonio Conte che può, però, disporre di una rosa di assoluto livello per dire la sua e cercare di andare il più avanti possibile nel torneo. Con un Kevin de Bruyne in più e valide alternative in ogni zona del campo, i partenopei sono pronti a giocarsela contro chiunque.
Completa il roster delle squadre della Serie A l’Atalanta, apparso un cantiere aperto dopo le prime partite di campionato e che sembra subire il colpo fisiologico dettato dalla fine del ciclo con Gasperini. I nerazzurri hanno regalato notti magiche ai propri tifosi e cercheranno di accedere agli ottavi, sfumati ai playoff lo scorso anno.

La Champions League inizia con una novità storica
Il girone unico non consente di fare calcoli e di potere sedersi sugli allori. Ogni passo falso può risultare decisivo e nessuna partita può essere presa sotto gamba. Ecco che partire con il piede giusto rappresenta un tassello fondamentale, anche dal punto di vista mentale. In primavera si tireranno le somme, con le energie fisiche che faranno la differenza.
La finale che si disputerà il prossimo 30 maggio alla Puskas Arena di Budapest non inizierà alle ore 21 ma alle 18, una scelta che ha natura logistica per chi sarà presente allo stadio e che consente di raggiungere un bacino televisivo più ampio a livello globale.