Porti tutto, tranne i gol: “Portillo” di sola uscita, grazie I A Firenze non ne vogliono parlare

Tifosi Fiorentina (Lapresse) - Sportmagazinetrentino
Il calciatore arrivato con grandi aspettative si è rivelato solo una meteora che non ha lasciato un buon ricordo nei tifosi gigliati
Le meteore nel calcio sono talmente tante che spesso si fa fatica a ricordale tutte. Anzi, ad onor del vero spesso capita che quando si va a ritroso a vedere i flop che sono passati dal nostro campionato di alcuni non si ha proprio memoria.
Il problema è che spesso questi calciatori sono costati delle cifre considerevoli alle squadre che li hanno acquistati. Successivamente infatti sono state costrette a fare delle minusvalenze e a dover puntare su altri profili.
Una dinamica che a livello economico può essere pesante da smaltire. A prescindere da ciò bisogna considerare anche la rabbia e la delusione dei tifosi, che col tempo dimenticano, ma che in quel momento vedono svanire le loro speranze.
Ed è proprio ciò che è capitato a Firenze con un attaccante che arrivava addirittura dal Real Madrid. Nel capoluogo toscano si sognava al suo arrivo, ma poi le cose sono andate in maniera decisamente diversa.
Il calciatore che non ha lasciato il segno a Firenze
Il calciatore in questione è Javier Portillo, attaccante cresciuto nelle giovanili del Real Madrid e che la Fiorentina ha prelevato proprio dai blancos nell’estate del 2004. La viola era riuscita a strappare il prestito del talento spagnolo sperando di trovare quelle reti utili per la crescita della squadra.
Ad onor del vero anche per la compagine toscana fu un’annata travagliata e lo si era capito già dagli albori. Anche per questo Portillo non riuscì ad imporsi e totalizzò appena 13 presenze e 1 sola rete. Per questo la sua avventura italiana si concluse già a gennaio con il rientro al Real Madrid.

Il prosieguo della carriera di Portillo
In seguito ha tentato la fortuna in Belgio con il Bruges e soprattutto in patria dove però ha vissuto molti alti e bassi. Di rado è riuscito ad andare in doppia cifra (appena in tre campionati) e spesso ha lottato per non retrocedere.
Ha deciso di appendere le scarpette al chiodo nel dicembre del 2015 dopo la sua seconda esperienza con l’Hercules, formazione di Alicante con cui aveva già giocato tra il 2010 e il 2011. Insomma, una carriera che prometteva bene e che alla fine è stata nella norma. D’altronde quando si parte dal Real Madrid gli oneri sono tanti e non sempre si riesce a mantenere alta l’asticella.