“Urca, quel Gourcuff”: migliore in campo con Kakà, sembra un prodigio I Poi che fine ha fatto?

Youann Gourcuff

Yohann Gourcuff (Lapresse) - Sportmagazinetrentino

Il francese doveva essere una delle stelle del Milan di Ancelotti, ma dopo un buon inizio non riuscì ad imporsi all’ombra della Madonnina

Di meteore ne sono passate nel nostro campionato. Alcune sono difficili da ricordare altre invece balzano subito alla mente e fanno scattare quel rimpianto su ciò che poteva essere ed invece non è stato.

Tra le tante merita una menzione Yoann Gourcuff, trequartista francese acquistato dal Milan nel 2006. Come riportato da sky.sport.it il  Diavolo sperava che potesse pian piano diventare l’erede di Kakà, ma il suo percorso è andato in maniera totalmente diversa.

Arrivato dal Rennes per 3 milioni di euro ad appena 20 anni, probabilmente si è fatto sopraffare dalle responsabilità di una piazza che in quegli anni era abituati a dei fasti di una certa rilevanza.

La sua indiscutibile tecnica e la sua capacità di potersi adattare a più ruoli tra centrocampo e attacco sembravano poter essere funzionali all’ora formazione di Ancelotti, ma nel calcio si sa serve anche carattere e determinazione.

L’esordio da sogno in Champions League

Eppure le premesse sembrano lasciar presagire ad uno scenario completamente differente. Nella prima partita della fase a gironi della Champions League 2006/2007 contro l’Aek Atene andò a segno e risultò tra i migliori in campo.

Dopo la marcatura andò ad abbracciare Kakà e il giorno dopo la Gazzetta dello Sport gli dedicò il titolo “Urca quel Gourcuff”. Si trattò di una notte di gloria e nulla più. Dopo due stagioni senza incidere (in cui però ha vinto la Champions League seppur da comprimario) ha fatto ritorno in Francia.

Gourcuff
Gourcuff al Bordeaux (Lapresse) – Sportmagazinetrentino

Il ritorno in Francia e il lento declino

Prima il Bordeaux poi il Lione ed infine il ritorno al Rennes, una delle formazioni in cui è cresciuto. In Francia è sembrato essere più a suo agio e seppur non abbia propriamente brillato si è rivelato funzionale per le squadre in cui ha giocato.

L’ultima sua avventura da giocatore risale alla stagione 2018/2019 quando decise di sposare la causa del Digione. In Borgogna però non è scattata la scintilla giusta e dopo appena otto presenze ha concluso mestamente sia con il club che con il calcio giocato ritirandosi all’età di 32 anni. I tifosi del Milan sicuramente lo ricordano ancora. Ovviamente non per le sue prestazioni, ma per essere stato uno degli indiscutibili flop della storia recente rossonera.