Mauro Broilo, conosciuto da tutti come “Mauretto“, non ce l’ha fatta. Un tumore, diagnosticatogli qualche mese fa, se l’è portato via.
Mauro è stato uno degli esponenti più importanti della pallavolo regionale. E’ conosciuto per aver dato tantissimo a questo sport a partire dagli anni ’80
Era nato nel 1969 a Pergine Valsugana e negli anni aveva vestito le maglie di Virtus Trento, Argentario Calisio, Anaune, C9 e Ausugum.
Terminata la carriera da palleggiatore, aveva iniziato quella da allenatore con Basilisco, Anaune e Agsat Coredo. Con quest’ultima squadra vinse nel 2011 la Coppa Trentino Alto Adige.
A Broilo non è mai interessata la categoria, ma ha sempre messo al primo posto il gruppo e la squadra. In ogni squadra in cui sceglieva di giocare o di allenare si era sempre costruito legami e amicizie.
Per lui l’aspetto umano veniva prima di ogni cosa, anche prima dell’aspetto tecnico. Era l’amico su cui tutti potevano fare riferimento.
Massimo Dalfovo, presidente della Fipav Trentino, lo ricorda come una persona di grande simpatia e sempre molto disponibile. Ha voluto sottolineare in particolare quanto Mauretto abbia dato per questo sport.
Brolio, oltre alla pallavolo, aveva lavorato trent’anni alle Cantine Ferrari. Dal 1990 si era occupato della raccolta delle uve.
Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari, lo ricorda come una persona di famiglia, a cui tutti volevano bene. Aveva grande positività ed entusiasmo e gli piaceva stare in mezzo alla gente. I funerali si terranno domani alle ore 11 al cimitero di Trento.